19.6.07

India

Ci sono luoghi che ci appartengono. Luoghi che ci entrano nell'anima al primo respiro, che non lasciano più il nostro modo di vedere la vita. Luoghi cui, senza volerlo, pensiamo sentendoci liberi. L'India, per me, è uno di quei luoghi.
Lo è stato fin da piccola, quando annusavo le casse di oggetti che arrivavano da lì. Lo è stato dalla prima volta che vi ho messo piede, a dieci anni. Mi ha spaventata, certo. Un mondo così crudo, così terribilmente severo, così disperante. Così pieno di vita...
Ne ho amato i colori, ne ho imparato gli odori, la luce, i suoni. I sorrisi, gli occhi scuri e quell'aria di pace. Quella strana sensazione che tutto debba essere così. Che sia perfetto.
Ci son tornata altre volte e, sebbene fossi cresciuta, la sensazione di quiete mi torna ogni volta.
La sensazione di essere a posto, di esserne parte, di respirarla come ossigeno.
L'India è ipnotica. Lo sono i suoi silenzi ed i suoi rumori. I suoi canti fatti di vocali, le note scivolose e vellutate che risuonano ovunque. Lo è il viaggiare coi suoi mezzi, disastrosi e puzzolenti, lenti e caldi sotto il sole. Lo è nelle grida dei ragazzi in una corsa improvvisata tra autobus, nel sorpasso bizzarro e tremolante.
Lo è nel modo in cui gli indiani viaggiano in città, caotico e incomprensibilmente fluido. Lo è nella morbidezza dei movimenti, nelle pieghe dei vestiti, nella calma sapiente dei saggi.
Ti cattura nonostante tutto. Anche quando ti sorprendi a contare sei dita in un piede o in una mano, anche quando vedi deformità spaventose, quando senti odori che a casa non tollereresti.
Ti cattura con la sua lentezza elefantina, con le sue donne colorate, con quell'assurdo contrattare per ogni cosa.
Ti inonda con i suoi odori, alcuni terribili, altri più appetitosi. Ti riempie coi sapori, con il mangiare con le mani, col perdere lentamente il senso di civiltà che ti soffoca. E acquisirne un altro. Più armonioso.
L'India ti affascina perchè è vera, è lì. Ti sorprende perchè lascia morire chi lo deve fare, perchè non cerca di porre rimedio a tutto nonostante tutto. Ti sorprende perchè è naturale.
Lì tutto è vero e naturale, tutto lo sembra, almeno, anche quando è dilaniante.
L'India è un posto in cui ti senti a casa, ti senti libero e umano. Perchè lì non hai scuse, lì non hai bisogno di maschere o di simboli. Lì sei quello che sei.
Vedere l'India, sentirne i suoni, osservarne le immagini mi dà quel senso di quiete dell'anima che niente altro al mondo mi dà.

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