12.6.07

Clara e il ballare sempre

Ben lungi dal porsi il problema di essere esibizionista, Clara amava ballare ovunque. Ballava a scuola e in discoteca, alle feste, in casa.
Ballava sotto i portici di Corso Vittorio Emanuele, andando a scuola. Nel bar in via Bellini, sul treno, in tram.
Una volta lei e le sue compagne, tra cui Nadia, improvvisarono una lezione di danza classica in un tram, tornando da un pomeriggio alle giostre, usando "gli appositi sostegni" come sbarre. Tutti i passeggeri erano divertiti quanto loro, anche se inizialmente avevano storto il naso.
Clara ballava ogni volta che sentiva musica, ovunque fosse e comunque la guardassero.
Ballava come era capace, disinvolta e sinuosa.
Tanto che ad alcune amiche non ballerine la cosa dava fastidio. Si vergognavano a ballare vicino a lei, che si faceva notare così tanto. In molte glielo facevano notare spesso e volentieri, così Clara cercava di trattenersi e di lasciare spazio anche a loro.
Ma sentirsi limitata non le piaceva affatto, così scelse di ballare sempre. Ogni volta che lo desiderava, ovunque fosse. E rideva così tanto nel farlo...
Più avanti, Clara avrebbe cominciato a ballare anche nel tempio dei breakers dell'epoca, sotto i portici del Regio, poi anche nei cortili delle scuole. Non poteva farne a meno.
Ballava in bagno, in camera, in cucina ed in salotto. In giardino.
Lo faceva dal momento in cui si alzava fino a quando le luci della discoteca venivano spente, per lasciar posto al personale che puliva.
Sembrava caricarsi con la fatica, con i movimenti cercava di esprimersi, perchè parlare era difficile, a volte.
Clara non amava altro che ballare, non c'era niente, nessuno, che valesse più del danzare.
Nessuno, o quasi, lo capiva.
I fidanzati cercavano sempre di fermarla, le promettevano qualsiasi cosa avrebbe funzionato con una ragazza normale. Solo che con lei non funzionava.
Così anche la sua famiglia paterna. Cercavano di calmarla con proposte, promesse vantaggiose. Volevano comprarla e farla ragionare a modo loro.
Clara è sempre stata una testa dura, un'ostinata passionale. Nulla la fermava quando voleva davvero qualcosa. La passione oltre tutto. Avrebbe ucciso pur di continuare sempre a farlo. A vederla così, Clara non avrebbe mai potuto smettere.
Aveva ballato fin dal seggiolone, in realtà. E, anche se negli anni le è capitato di non farlo per qualche periodo, Clara balla tuttora ovunque si trovi. Tram, bar, lavoro, casa... Come se le servisse per respirare quando la vita la schiaccia un po'.


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