28.6.07

Clara e le emozioni

Non c'è dubbio: Clara è una persona complessa. Fin da piccola era portata per gli eccessi, non solo nel volere o non volere qualcosa, ma anche per quello che riguardava le emozioni.
Per sua natura era predisposta a "sentire", dotata di una sorta di luccicanza (e citare Stephen King è d'obbligo in questi casi) per cui spesso sentiva oltre. Quando diceva di sentire i fantasmi, potete giurare che li sentiva davvero. Che ci crediate o no. Così come spesso le succedeva di sognare fatti che sarebbero poi successi o di essere tesa per qualcosa proprio in giorni in cui qualcosa di improvviso capitava.
Clara riusciva a sentire su di se le cose che gli altri raccontavano, tanto che spesso spiegava meglio lei la situazione che il narratore stesso. Certo, finchè non era coinvolta emotivamente con le persone in questione non c'erano grossi problemi. I guai seri venivano quando qualcuno cui era legata soffriva per qualcosa. Allora anche lei stava male, anche fisicamente in certi episodi.
In più, per una sua insana attitudine, Clara legava spesso con persone fortemente depresse o al limite del patologico, tanto che molti dei suoi amici e conoscenti sono morti giovani in modo più o meno creativo. Questo la portava a soffrire le pene dell'inferno ogni volta che cercava di aiutare qualcuno, anche solo ascoltandolo. Qualche volta anche solo passare accanto ad una ambulanza occupata le faceva venire su quella strana sensazione di dolore che ormai conosceva bene.
Col tempo, Clara ha imparato a controllare buona parte di queste emozioni di rimbalzo, ha anche imparato che è inutile trattenerle troppo a lungo in sè.
Ovvio che, con una sensibilità del genere, ogni piccola cosa per lei era enorme. Lo è ancora. Quando Clara prova qualche sensazione è quasi sicuro che la prova fino nelle ossa. Quando capisce che qualcosa la lega in modo speciale ad un'altra persona, lei sarà sempre con quella persona, anche non vedendola per anni. Spesso sentirà quasi i suoi pensieri, comunque gli stati d'animo, anche a distanza.
Questo accade anche con le emozioni negative. Spesso, un tempo, a chi le faceva del male capitava qualche strano incidente. Non cose gravi, ma bizzarre perlopiù. Se Clara arriva ad odiare qualcuno lo fa con tutta la sua forza. Per fortuna Clara non odia quasi nessuno e non ha odiato molti quanto ha odiato se stessa (in passato).
Clara è come una spugna che assorbe gli stati d'animo altrui, il che l'aiuta a comprendere le persone che ha intorno. Il fatto che spesso abbia un umorismo lugubre, o un cinismo sarcastico, un modo di far sembrare ogni cosa priva di peso non significa che lei non viva un profondo disagio ogni volta che osserva la realtà e la vede piena di sofferenze. Negli anni ha capito, però, che le cose accadono per un motivo e forse anche tutta la sofferenza di questo mondo ha un senso o lo avrà un giorno.
Clara crede nel lasciar scorrere le emozioni, nel viverle profondamente, intensamente e nel ricordarle quando passano. Ma non nel trattenerle. Forse perchè in lei hanno una forza enorme. Crede che la vita sia fatta di queste cose, belle e brutte, perchè alla fine sono queste emozioni che la fanno sentire viva. Crede che alcune cose non possano essere evitate, che molte non dipendano da lei, che tutte siano necessarie anche quando fanno male. Clara crede nel sentire, perchè a questo è abituata...

Dice il saggio: "Quando non sai dove andare, resta dove sei." (inauguro così la rubrica Nick Carter)

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