28.2.09

Il vicino viene urlando...

Credo che ci siano cose che uno può tenere per sè, o al massimo raccontarle agli amici nei momenti morti di una festa.
Tipo i momenti in cui ti scaccoli. Mica c'è bisogno di farlo sapere al mondo.
O quando vai al gabinetto con la diarrea. Quando hai mangiato troppo e senti l'urgenza di un "botto" digestivo. Insomma, sono cose per pochi intimi.
O anche quando ti stai divertendo un mondo e rientri alle cinque del mattino, mica devi svegliare il condominio...
Insomma, viviamo in un condominio, non in prigione. Non c'è bisogno di metter su il lenzuolo bianco come in Prison Break per far capire a tutti quando c'è la necessità di accoppiarsi.
Ma questa cosa pare non valere per il nostro vicino, che comunica con grida estasiate-primitive l'esito di ogni suo rapporto. A tutto il condominio, a qualsiasi ora del giorno o della notte.
Quasi quasi ci si può mettere a segnare con una X sul calendario e fare una media da confrontare con gli altri condomini. Tipo tombola.
I primi tempi mi svegliavo di notte con la strana sensazione che avessero ucciso qualcuno, nel dormiveglia il tipo di urlo non era così chiaro. Poi mi sono abituata al tutto e anche quando lo sento dall'ascensore mi parte la ola.
Però, insomma... Ne farei anche a meno. Va bene un po' di scena, noi donne ci siamo abituate. Un minimo di scena, sì. Perché alla fine si può fare anche in silenzio, volendo. Si può ansimare senza emettere urla animalesche.
Che son cose intime. Appunto.
Per di più, nel condominio ci sono anche bambini e bambine e le madri, magari, non sanno bene cosa dire loro per spiegare il motivo di questo suono che invade il palazzo.
Capisco la necessità di far sentire il proprio partner un vero mostro del sesso, capisco la bellezza del lasciarsi andare completamente. Però...
Mi divertirebbe tendergli un agguato, aspettare con tutto il condominio il fatidico urlo e partire con un tifo da stadio, boato e slogan, tutti insieme. Sarebbe davvero grandioso.
Magari smetterebbe. Ecco, il dubbio che potrebbe invece gradire la cosa mi fa desistere da tale proposito...

P.S: Anche se non è la categoria giusta di post per i suggerimenti...
Da ascoltare: "Ulysses", Franz Ferdinand.

25.2.09

Per me la vita procede

Sì, direi che tutto si muove, fin troppo. Faccio quasi fatica a starmi dietro.
Progetti, idee balzane, gente da vedere. Lavoro che va e non va. Una strana voglia di piangere tipica di quando sono stanca.
Piccole delusioni, senso di impotenza per decisioni che non spettano a me.
Tanti, tanti progetti, voglia di fare di più. Meglio, anche.
Il solito sospetto di non meritarmi del tutto la fortuna che ho. Il mio vecchio tarlo che colpisce. Ma lo conosco e stavolta non mi frega.
Amicizie che cambiano. Si evolvono in qualche modo imprevisto. Altre svaniscono senza grossi danni. Io, poi, sono specialista nel lasciar correre le cose. Nel lasciarle andare senza fare niente per fermarle. Sono una che vive così, lasciando scorrere, mai forzando.
Non mi piace insistere. Non mi piace obbligare.
Quindi cosa?
La vita procede, sempre. Si va avanti, si cambia, si costruisce qualcosa con tanti piccoli mattoncini colorati, come i Lego.
E sono contenta dei mie piccoli progressi. Della mia pagina 100, del mio libriccino in uscita, del progetto Due.
Sono un po' criptica, lo so. Parlerò quando sarà il momento. Ma sono contenta di me. Non capita spesso e quando capita... sono sconvolta.

22.2.09

Business Innovation

Non potendo partecipare in altro modo, seguo la Gialappa's nel mostrare questo:



come loro hanno richiesto di fare a molti personaggi durante l'ultima serata di Sanremo, cosa che in pochi hanno accettato per svariati motivi. Per ribadire anche il fatto che si cambia si cambia e alla fine si è sempre allo stesso punto, pieni di preconcetti e intolleranti fino al midollo.

Per il resto alla Gialappa's... grazie mille...

16.2.09

Self-destruction mode

Ci sono momenti in cui riflettere su se stessi è fondamentale. Per andare avanti, per perdonarsi gli errori, per riconoscere i pregi e procedere con un certo equilibrio. A me capita spesso. Come ho già detto più volte sono nata con un certo "peso specifico", un malessere esistenziale che non si può spiegare con semplici rapporti di causa ed effetto.
Più vado avanti e più sono convinta che il mio sogno di ballare mi abbia salvato la vita. Mi ha imposto di andare avanti, di lottare, di faticare per ottenere un risultato anche minimo. Mi ha insegnato un modo più sano di vivere, checché ne dicano alcuni medici che ho incontrato.
Perché se sono stata mentalmente anoressica, è solo il danno minore che abbia scelto di farmi. Fisicamente, in ogni caso, non ho mai rifiutato il cibo più di quanto lo rifiutassi quando non ballavo. sono di gusti difficili. Non mi piacciono nè verdura, nè frutta. Non amo la carne e nemmeno il pesce. Del formaggio mi importa poco. Tra i dolci ho una piccola selezione (Nutella, Sacher, croissant vuoti, ventagli di sfoglia, paste di meliga, profiterol e tiramisù; il resto non mi attira, se non mi schifa addirittura), mangio pomodori crudi ma non pasta al sugo. Non amo legumi a parte qualche tipo di fagiolo, non mangio volentieri il riso. In compenso, tutto quello che contiene conservanti e coloranti mi è gradito...
Che questo faccia di me un'anoressica è ancora da dimostrare.
In ogni caso, la mia passione per la danza mi ha davvero aiutata a sopravvivere. A fare meno cazzate di quelle che avrei fatto per natura. Non ho mai fumato, nè sigarette, nè altro; ho sempre bevuto con moderazione, tanto che mi sono ubriacata una volta sola e avevo più di 25 anni; ho fatto attenzione a non farmi male fisicamente, a non rischiare stupidamente l'osso del collo. Non mi ha forse aiutata ad avere relazioni intelligenti, ma almeno mi ha salvata dal dare una maggiore importanza a quelle relazioni malate che mi sono costruita.
Ci sono nata in modalità autodistruttiva. Ne sono davvero sicura. Io non credo a chi parla di esperienze traumatizzanti nell'infanzia. Perchè ci sono persone che conosco che sono nate e cresciute in condizioni ben peggiori delle mie e che però sono venute su in modo più positivo, affrontando le difficoltà con atteggiamento differente dal mio. Credo che ognuno nasca con delle caratteristiche particolari e che tutte le esperienze vissute successivamente vengano viste come una conferma al proprio atteggiamento di base.
Io ho sempre peccato in autostima (che poi mi ha anche fatto scegliere di mettermi costantemente a confronto con ragazze più brave e più magre, più belle e più artiste di me), di questo sono cosciente. Ogni piccolo avvenimento della mia infanzia è stato vissuto nella conferma costante della mia inferiorità rispetto agli altri. Qualsiasi frase, evento, non facevano che ricordarmi che non ero all'altezza. E non ho creduto ai complimenti, qando me ne facevano.
Credo che avere una passione così forte per la danza mi abbia portata non solo a un costante confronto con le altre persone, ma mi abbia anche insegnato a darmi un valore giorno dopo giorno. Che mi abbia trascinata fuori da una tendenza che da adolescente mi avrebbe distrutta. Annientata, resa poltiglia.
Avere questa passione nelle vene, vedere solo quello come un cavallo coi paraocchi, rinunciando a seguire il mio istinto sempre per inseguire un sogno... Anche se poi non si è avverato, io non posso che ringraziare le persone che in questo percorso mi hanno aiutata a non mollare, a sognare sempre, a lavorare seriamente, a donarmi.
Grazie a queste persone, insegnanti, colleghe e colleghi, compagni di avventura, io sono ancora viva, ho un equilibrio decente, riconosco di avere anche qualità e non solo difetti.
Questi incontri ti cambiano la vita...

5.2.09

Ghost Whisperer

Dopo.
Dopo non resta molto a cui aggrapparsi. Forse la certezza che fosse speciale, diverso. E così lontano...
Quello che resta nella mente e ti sussurra dolce, ti lascia illusioni di una felicità perduta. Che se solo tu avessi fatto, avessi detto...
Resta l'idea che una persona sia più di una persona, il vuoto delle delusioni che non hai avuto, le immagini del poco che ti è stato concesso. Il bisogno di continuare a parlare col fantasma di lui.