V. era un sempliciotto.
Carino, capelli neri, bel sorriso.
Faceva l'aiuto cuoco in un buon ristorante del paese vicino ed era per alcune un buon partito. Lui, diciamo, "partiva" volentieri qui e là come succede ai ragazzi di provincia una volta presa la patente e un'auto di seconda mano.
Conosceva ogni bar a cinque paesi di distanza e tutte le stradine sterrate con scarso passaggio. Conosceva abbastanza bene quasi tutte le cameriere della zona, anche, e loro spesso conoscevano lui. Che non era una cima ma ci sapeva fare. Gli devo un paio di prime volte, che a pensarci mi fa tenerezza.
Non era una cima, no. Sapeva però che più in là di tanto non avrebbe mai potuto andare a meno che non gli fosse capitata una gran botta di culo, e la cercava. In questo era caparbio, non si accontentava pur facendo buon viso a cattivo gioco.
Un giorno mi ha anche dato un anello, pensando di farmi felice. Non avrebbe mai potuto farlo. Però sapeva cucinare.