29.9.10

Le cose non vanno mai come credi (settembre invece di marzo)

Certe volte mi chiedo perché continuo a fare progetti, quando tutto va come deve andare senza che io possa fare granché.
Anche ora, scrivo e cancello, riscrivo e ricancello. Le parole non escono. Vorrei dire troppe cose e dare a tutte la giusta importanza, ma non trovo il modo. Non ora. Non ce la faccio.

3 commenti:

Fata ha detto...

Verrà il momento, per dirle e per scriverle!
Ma i progetti... queli non riusciamo a non farli, anche se le cose poi vanno come devono, che non sempre è come avevamo deciso o vorremmo noi. Siamo fatti così: programmiamo, progettiamo, a volte ci arrabnbiamo se qualcosa ci scombina tutto... ma alla fine va tutto esattamente come doveva andare sin dall'inizio.
Che non sempre, a noi, sembra il modo giusto, purtroppo!

:-*

Anonimo ha detto...

progettare è inevitabile.
poi ci sono purtroppo delle tristi varianti d'opera.
ma se non progettassimo e stessimo lì in balia degli eventi forse arriverebbe un momento in cui, guardandoci alle spalle non troveremo nulla.
e invece....
coraggio!
per tutto...
gmai

PaolaClara ha detto...

Non so, Gmai. Io credo che se invece ci limitassimo a vivere senza programmare cose ne avremmo a pacchi di cose da raccontare, belle e brutte, invece di rammaricarci per ciò che non siamo riusciti a fare e guardare in cosa ci siamo trasformati senza quasi rendercene conto. Poi magari io son fatta così e preferirei lasciare andare...
Infatti, Fata, visto che le cose vanno come devono andare, perché faticare a programmare tutto?