11.9.10

Perché scrivere?

Ho compilato un questionario, l'altro giorno. Riguardava letture e scritture.
Che poi basta poco a farmi pensare a mille cose.
Mi chiedevano se avrei voluto una maggiore frequentazione con altri scrittori e io ho cliccato no. Non per snobismo, chi mi conosce lo sa. Partecipando al torneo ho "incontrato" altri appassionati di scrittura. Ho letto le loro riflessioni, i suggerimenti, le critiche. Ho anche letto tante cose che avrei preferito non leggere.
Poi, in un discorso più ampio sull'editoria e soprattutto su quella a pagamento è scattata la riflessione.
No, non mi va di pagare per pubblicare qualcosa. Non per altro, ma se non ci crede nemmeno l'editore tantovale che mi tenga i miei scritti per me. Se mi hai selezionata è perché ti piaccio, altrimenti mi mollavi lì come tanti altri. Allora perché mi chiedi soldi? Posso andare in tipografia come han fatto tanti prima di me e magari stamparmi le copie che voglio, magari comprando anche un codice isbn. Editing, revisione, copertina e impaginazione restano a me (che magari faccio come mi piace e non come vuole un altro) e le copie che stampo le vendo, le regalo, ci tappezzo la città... Fatti miei. Ma se sei un editore e mi scegli, fai l'editore e non mi chiedi un euro.
Certo, poi c'è da considerare che se uno ti pubblica gratis magari gli cedi i diritti (o ne ricavi una piccola parte, a seconda del contratto) e paghi le tue copie (ma di solito non al prezzo di copertina) e spesso ti devi organizzare tu per farti pubblicità, per distribuire in alcuni negozi il libro, per la presentazione ufficiale, per le copie ai giornali o a programmi radio e tv. Insomma, se l'editore è piccolo e ti pubblica gratis hai fatto solo una piccola parte del lavoro.
Quelli grandi spesso nemmeno ti considerano. Logiche di mercato. Va bene.
Non ci si guadagna quasi mai abbastanza da viverci, salvo rari casi, ci si sbatte tanto per un risultato piccolo piccolo.
Allora perchè scrivere? Perché ne ho bisogno. Perché mi piace e perchè l'ho sempre fatto anche senza pensare a pubblicare qualcosa. Certo mi piace l'idea di dire "sono una scrittrice", mi piacerebbe fare solo quello e dedicare tutto il tempo a questa passione (o dividerlo con la pittura e, perché no, la scultura), ci sono volte in cui mi maledico per non aver finito tante di quelle storie cominciate...
Eppure non mi interessa se devo cedere i diritti e ricavare una misera percentuale dal mio lavoro. Non mi interessa pubblicare ad ogni costo. Mi piace scrivere e mi piace essere letta. Mi piace raccontare storie e sapere che qualcuno le ascolta. Mi piace l'idea che qualcuno del mestiere mi dica: "Sì, mi piace il tuo lavoro e lo voglio pubblicare". Mi piace sapere che qualcuno del mestiere ha già letto le mie cose e non mi ha tolto il saluto.
Mi piace quando capita come oggi, che una persona mi dica che le mie parole le hanno fatto venire la pelle d'oca. Chissenefrega dei soldi!

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