16.8.11

Incubo di una notte di mezza estate

Ragni bianchi e mollicci, enormi, umidi e aggressivi.
Non solo, ma anche mutaforma. Sono dappertutto e ogni angolo della casa (montagna o campagna) è ricoperto da ragnatele bagnate e gocciolanti. Cercano di mordere, quasi fossero mannari (la Hamilton mi insegna che si può ;P) e volessero renderti simile a loro. Assumono le sembianze di qualcuno che ami e aspettano, non nella tela, di coglierti di sorpresa. Hanno zanne ricurve, in realtà, perché nel momento in cui aprono la bocca sembrano più serpenti che insetti. E se li buchi rilasciano liquido, come palloncini gonfiati d'acqua, ma la loro pelle è estremamente elastica, come una membrana sottile.
Sono forti, ma più che altro schifosi.
E come ti risvegli con l'impressione di avere ancora addosso quella membrana, quel liquido e un corpo molle che pesa addosso... non è che un sollievo.
Soprattutto quando l'ultimo ragno aveva l'aspetto di tua madre e per salvarti dalle sue fauci "viperose" hai lottato con tutte le tue forze. Soprattutto ora, soprattutto se poi mentre ti svegli ti stai dicendo: "ragno porta guadagno". La mente umana è davvero bizzarra, a volte.
No, va beh, sempre...

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