20.10.09

Once upon a time in my social life...

Sebbene io sia timida a livelli spaventosi e abbia mascherato questa "debolezza" con aggressività ed esibizionismo, io ho conosciuto moltissime persone.
Non solo incrociato e visto qualche volta. Molte delle persone che conosco, sebbene restino in buona parte dei semplici conoscenti, le conosco più che per una semplice stretta di mano.
Ho una certa propensione per il rapporto stretto, anche se per poco tempo. Delle persone mi resta qualcosa e mi piace pensare che a loro resti qualcosa di me. Poi magari la magia passa e le persone magari non le vedo più, le frequento meno, spariscono, espatriano...
Ciò non cambia nulla nel rapporto che avevamo e che abbiamo, se un rapporto c'era.
Una volta stavo camminando con una mia amica, da casa mia verso il centro. A ogni isolato c'era una persona che mi salutava, tanto che la mia amica ha pensato di commentare così: "Mi sembra di andare in giro col Papa..."
Io magari non me ne rendo conto. Sono abituata al fatto che la gente vada e venga dalla mia vita senza grossi traumi. A casa mia, una decina di anni fa, c'era gente diversa a cena almeno due volte a settimana. C'erano gruppi di persone che venivano per svariati motivi.
Prima c'erano persone con cui condividevo viaggi, sogni, studi, interessi. Persone che incontravo al bar, in banca, ai giardini. Tutte queste persone mi riconoscono e mi salutano anche dopo anni (ma tanti) che non ci vediamo.
Io non me ne rendo conto. Ho sempre avuto una vita sociale decisamente piena, a volte pure troppo. E oggi non mi manca quella vita là. Oggi è cambiata, anche se i meccanismi sono gli stessi. Le persone si avvicinano, restano un po', poi se ne vanno e possono tornare quando vogliono.
Le persone mi sorridono, scambiano battute, cominciano a salutarmi anche quando mi incontrano in contesti diversi.
Io non me ne rendo conto. Forse non sono la merdaccia che penso di essere...

9 commenti:

Anonimo ha detto...

tu non te ne rendi conto.
ma io si.
tu sei una persona piacevole che lascia gli altri a proprio agio.
non ci si sente giudicati e questa oggi è cosa assai rara.
come non apprezzarla?
:))
gmai

PaolaClara ha detto...

Hei G !
Fa piacere che qualcuno apprezzi la mia mancanza di "attaccamento" alla vita altrui... Certe volte penso di essere una che se ne fotte, poi in realtà non sono così...

Anonimo ha detto...

Ti descrivi esattamente al contrario di quello che penso di te.
Loretta62

PaolaClara ha detto...

In che senso?

pyperita ha detto...

leggendo il tuo post mi è venuta in mente la parola libertà.

Anonimo ha detto...

ma infatti non credo che sia mancanza di attaccamento alla vita altrui, il che denoterebbe qualcosa di morboso.
si sente che ti interessa ma che la lasci respirare, la vita altrui.
:)
gmai

PaolaClara ha detto...

Pyperita , libertà è la mia parola preferita...
Gmai , anche respirare credo sia fondamentale per la mia e altrui sopravvivenza, quindi...

Antonio from Italy ha detto...

Esattamente il contrario di me :-)

PaolaClara ha detto...

Antonio , guarda che io mica lo faccio apposta. Se vado in un bar più di 2 volte mi salutano anche se mi incontrano fuori. Se ci va mio marito, anche se ci viene con me, non lo calcolano proprio...