24.10.09

Il tempo delle medie 3 - posizioni

Per qualche mese, sul mio banco e su quello della mia amica e vicina Flora ha campeggiato una di quelle targhe a sbarra che di solito si vedono negli uffici sulle scrivanie con su la qualifica del proprietario.
Sulla mia c'era scritto: "Avvocato delle cause perse", mentre Flora era l'avvocato delle cause vinte.
Si capisce anche da poche cose l'evoluzione di una persona. Per me bastava leggere la mia qualifica. Ho sempre amato i perdenti, gli sfigati, i sofferenti, quelli che fanno fatica a tirare avanti.
Quelli che hanno un po' di poesia nella loro vita.
Sono il tipo che si batte contro i mulini a vento. Piena di fantasia riesco a vedere un nemico vero anche dove non c'è. Mi merito il soprannome (che tra l'altro è autoaffibbiato) di Don Cosciotte e già che sono multipla sono anche Santa Panza.
Tutte le mie scelte sono sempre state fatte da questa prospettiva...

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Ecco, mi pareva di averti riconosciuta nel gruppo... Io sono uguale, tant'è che quando scelsi giurisprudenza (un anno della mia vita noiosissimo!) i miei genitori scossero la testa e sentenziarono: Tanto sarai una morta di fame, con la tua propensione alle cause perse!
Non sono cambiata una virgola, ma mi piaccio così, se devo dirti la verità...
File

PaolaClara ha detto...

Pure io, ti pare?
;P

pyperita ha detto...

Non sono proprio i tempi più adatti per questa filosofia di vita, però è una prospettiva da rispettare.

PaolaClara ha detto...

Credo non sia una questione di scelte, più una predisposizione naturale ad andare proprio in quella direzione. Guardando indietro, poi, ci si accorge che la strada è sempre stata quella...

Anonimo ha detto...

Si, si. E' una patologia. Per di più ormai cronica!
fil

dany ha detto...

guarda..con la sofferenza per amore ho dato..con la poesia pure..ma non me ne vanto!!! salvamiiii!! :)

PaolaClara ha detto...

Dany parlavo più di una sofferenza esistenziale. Ma anche per quella mi sa cha hai dato. Però non trovo sia, la sofferenza, una cosa di cui vergognarsi (come anche non vantarsi). Solo un modo di essere.

In ogni caso i perdenti li amo ancora adesso. E spero che nessun amico cominci a chiedersi cose...