9.2.08

Rain

La tua voce mi colpisce come la pioggia leggera, fresca e piacevole sulla pelle, mi avvolge.
I vestiti che si incollano addosso, come le tue mani un tempo han fatto, caldi e fatti per calzarmi alla perfezione. Una seconda pelle, come te per me.
Le tue parole si incidono come tatuaggi sulle parti nascoste di me, sul rovescio della pelle, nelle fibre dei muscoli, nel riflesso dei miei occhi.
Non posso fare a meno del tuo ricordo, senza bisogno di voltarmi indietro a guardarti ti vedo in ogni dettaglio, sento il tuo odore, percepisco il battito che ti tiene in vita. Io non dimentico.
Respiro l'aria che la tua presenza confonde. La pioggia che dona colore alla vita.
Lascio che tu mi inzuppi, che penetri nelle mie ossa, che sciolga la mia maschera. Tu puoi vedermi davvero come sono, puoi scavare in me per ritrovarti.
Sei qui, sei la mia pazzia, la linfa della mia poesia. L'ispirazione che cercavo e che mi sfugge furba in un gioco di perenne seduzione.
Tremo in tua attesa, fiutando l'aria che precede il temporale. Sento l'elettricità e lascio che i fulmini mi attraversino, ne ho bisogno, come necessito della tua acqua. La mia nuova energia, la forza che mi fa delirare e ridere e respirare ancora.
Sei quello che aspettavo e che mi bastava alzare gli occhi per vedere. Quello che per timore non ho guardato a lungo, quello che il destino mi ha ridato. Sei il mio sorriso...

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