16.2.08

Gioie pelose

Oggi si può dire che io sia un "divano per gatti", visto che non mi posso fermare un attimo senza che una delle mie due bimbe feline, se non entrambe, mi si posizioni addosso. Goldie, la più vecchia, mi si getta sulle gambe appena mi vede sul divano o tra le gambe quando sono a letto. Lula, più giovane e un po' meno mendicante, aspetta che io sia immobile per mettersi sulla mia pancia, o al mio fianco. Quando sono alla scrivania, una dorme sulla mia sedia, proprio dietro di me, ed una sta sulla scrivania, su un apposito cuscino. Non c'è modo di muovermi per casa senza essere inseguita amorevolmente dalle due puzzole.
Da quando sono nata ho sempre avuto animali in casa. Soprattutto cani, poi gatti, delle cocorite, dei pesci rossi.
Il primo gatto fu Mao (lo so, non è un nome originalissimo), un tigrato rosso, impestatissimo, che adorava viaggiare in auto con noi e che ha avuto una vita avventurosa. Ad un certo punto ha deciso che voleva andarsene, ed è stato via, in collina, per due anni. Oramai l'avevamo dato per morto, quando decise di tornare assai malconcio... Era il terrore della veterinaria, che non riusciva mai a tenerlo buono. Era il terrore un po' di tutti, come il gatto di "Cimitero Vivente" dopo il ritorno dall'aldilà. Faceva degli agguati decisamente aggressivi, ne sapevano qualcosa le gambe di mia nonna, martoriate, e ne han saputo le mie braccia. Una volta mi aveva preso un braccio con tanta forza, che per convincerlo a mollarmi ho dovuto buttare braccio e gatto in un secchio d'acqua (provvidenziale). Sento male ancora adesso.
C'era anche un Mao 2, che avrebbe dovuto sostituire il primo, con cui il redivivo non andava per niente d'accordo.
Posto che Mao andasse d'accordo con qualcuno... Le tre belve canine di casa erano in lotta perenne con lui, ma il gatto infernale era davvero in gamba. Tanto che se ne ruppe una in una fuga roccambolesca. Ci volle una dose doppia di anestesia e vederlo girare per casa con la zampa steccata fu divertente... Il diavolo in difficoltà...

Purtroppo dovemmo cambiare casa, con tutto il caos che un trasloco comporta.
Nella nuova casa, però, Mao non ci voleva stare. Così se ne andò, indipendente come al solito, per non tornare più.

Con noi restarono vari cani, sempre tre o quattro a seconda dei periodi, ma ne parlerò. Ci fu poi Ronfigat (ovviamente felino), per un po'. Almeno finchè non decise che voleva andarsene. Lui faceva le fusa più rumorose del mondo, era tigrato e grigio sopra, pelo lunghetto, e bianco e morbido sotto. Un amore dolcissimo. Anche lui molto indipendente, campagnolo.
E Micio (sempre poca fantasia, ma visto che scappavano tutti...), preso in un bidone dell'immondizia, curato e cresciuto nelle sue tigrature grigie. Era simpatico e pacioccone, lo si poteva trattare quasi come un bambolotto senza la minima reazione.

A lui si aggiunse Micia, una povera gattina bianca e beige che era stata torturata da dei ragazzini e che aveva fatto del vomito un arte. Lo faceva ovunque. Comunque. E quantunque.
Un nuovo cambio di casa, coi cani tenuti in un giardino affittato apposta e i gatti con noi.
La Micia era andata peggiorando ed alla fine era inutile che soffrisse. Non respirava quasi più ed il cuore ne pativa. Causa le torture subite, ovvio. Ma c'era poco da fare. Prima dell'ennesimo cambiamento di abitazione, la facemmo sopprimere.
Nella nuova casa, un appartamento a Torino, non potevamo portare tutti, così Micio ebbe la compagnia di Bella, il mio Bobtail. Andavano d'accordo e si scambiavano abitudini ed identità. Ogni tanto Micio si comportava da cane, altre volte Bella faceva il gatto.

Stessa cosa è successa con Goldie, al suo arrivo dopo la morte di Micio. Era talmente abituata a stare coi cani che non riconosceva i gatti che venivano in visita. Goldie è buffa, sembra un gatto nero caduto in candeggina. Di quelle cose che capiano per sbaglio e che non si sa come facciano ad avere quel colore. Un po' nera, un po' rossiccia nei riflessi, il musetto mezzo chiaro e mezzo scuro, due macchie bianche sulle zampine. Una specie di tartarugatto.
Ora che Bella non c'è più, per non costringere un cucciolo a vivere al chiuso, abbiamo aggiunto Lula alla famiglia. Trovatella pure lei, grigia scura con gli occhi gialli, un caratterino non da poco.
Sono le nostre piccole gioie pelose. La compagnia buffa che ci serve per sorridere anche quando non ne abbiamo affatto voglia...

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Sai che non commento mai su blogger perchè devo compilare tutta sta roba... mi viene male... ma qui un ^_^ lo dovevo lasciare!

Anonimo ha detto...

PS: io aspetto un tuo avatar felino su Splinder, così ti riconosco.

PaolaClara ha detto...

Anche io su splinder...
Spero di capire come metterle le mie gatte da te, altrimenti le metto qui e il gioco è fatto!

Anonimo ha detto...

Ti dò una eccezionale notizia.
HO FINITO DI LEGGERTI!!!

(credo...)

PaolaClara ha detto...

Suona come una minaccia...
Spero non lo sia!