1.10.12

Sole, cuore, amore...

Che la vita è strana...
Da qualche tempo non riesco a scrivere di mostri. Non li sogno, non ci penso e non mi viene nulla quando mi piazzo lì con la tastiera. Dita immobili o veramente impacciate. E dire che il romanzo ora noto come J&J (ma che avrà altro titolo) a me piace molto e non solo a me. Ma non ce la faccio.
E nemmeno a modificare il tascabile, cosa che faccio con lentezza visto che non sono abituata a riscrivere nulla - mai fatto nemmeno un tema in brutta in tutta la carriera scolastica.
Non posso dire di essere contenta, mi sembra di non riuscire mai a concludere molto.
Ma ho preparato il romanzo - quello solito - per il Premio Calvino, ho lavorato un poco qua e un poco là, ho inziato a dipingere in modo leggermente diverso, e ho inaspettatamente iniziato una storia nuova completamente diversa dal mio solito. Una storia dolorosa e intensa (non me lo dico da sola, giuro), ma una storia d'amore. Non che non ci sia amore nelle storie che scrivo, c'è sempre. Ma di solito è un amore più cattivo, aggressivo, a volte confuso.
Invece qui no. Una storia delicata. Come non mi è mai passato per la testa di scrivere. E la sento, e le parole vengono da sole, senza sforzo alcuno, come è giusto che sia. Come mi succede quando qualcosa funziona. Come è successo per le prime 300 pagine di J&J e del tascabile, come è successo per i 212mila caratteri (130 pagine circa) del romanzo in partenza per il Calvino.
E mi sento più delicata io, in un certo senso. E ho voglia di cantare, tanto che giovedì sarò a una lezione di prova per riprendere il lavoro alle corde vocali dopo anni. Non so dove mi porterà, credo da nessuna parte, ma mi divertirò una volta tanto.
E non so che altro dire se non che mi sento orribilmente bene.

2 commenti:

Mr. Zugo ha detto...

e meno male che ogni tanto le cose stanno così!

monicabionda ha detto...

uh... secondo me la svolta ci voleva proprio. :) (intendo quella della vita, che si riverbera tuo malgrado sullo scritto)