30.10.12

Fiabe

Io, egoista,
mi specchio nell'acqua
di Narciso.
Bella del Reame,
cuore di cervo in mano,
uccido il cacciatore.
Vecchia megera prepotente,
insulsa piccola troia,
voglio il mio pasto.
Mostro.
Non sono altro che questo,
fantasma che cerca fantasmi.
Veleno nell'offerta della mela,
pungo la rana che mi porta,
scelgo di annegare.
Ripeto forse il mio destino,
forse morendo vivo,
forse vivendo muoio.
Racconto fiabe a me stessa,
cerco l'isola che non c'è,
sciolgo le ali al sole.
Un suicidio, la vita.
Quanto scontare per vivere,
quanto sognare invano.
Quanti i tramonti che ho perso
sulle acque agitate dei miei sonni,
senza pensiero alcuno.
Non srotolo il mio gomitolo
in un labirinto oscuro,
scelgo la morte. La vita fa male.
Costa troppo volare tra le stelle,
offro il mio cuore in pasto,
se davvero ne ho uno.

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