14.12.09

Carnevale

Non ho mai amato le feste, tantomeno carnevale!
Eppure mi trovo qui, a casa di una collega giovane di mia mamma, e mi sto vestendo da vampira. Che strazio. Però avevo bisogno di uscire, quindi ho accettato l'invito di Patty. Vado a una festa in maschera in una discoteca di montagna (che il gusto ci guadagna, bah!), con lei, le sue due sorelle e degli amici loro...
Mi hanno truccata bene, devo dire. Sono molto molto pallida e le venuzze blu si notano facilmente. Ho un bel vestito nero e un mantello dello stesso colore fino ai piedi. Almeno coi denti finti in bocca non avrò molto da dire...
Scendiamo, prendiamo l'auto e partiamo per il rendez-vous. La nostra giardinetta beige non è che sia propio calda. Ma tant'è. Raccattiamo un amico per strada.
Sorpresa!
Lui è uno degli amici del tipo che mi piace. Sono gelata, non solo per il freddo. Anche lui mi ha riconosciuta (era meglio travestirsi da qualcosa di più mascherato, che so... Batman!) e sorride gentile. Per fortuna lui ha da raccontare le sue ultime novità e non mi tortura. Che il suo amico mi piaccia non è un segreto. Divento viola e balbetto ogni volta che lo vedo.
E ora non so cosa farò tutta la sera. Maurizio (l'amico) mi è simpatico e non posso evitarlo tutto il tempo. La discoteca non è nemmeno piena. Io non oso ballare troppo. Non voglio che Maurizio dica al suo amico che ho dato spettacolo. Voglio solo che Lui sappia che sono stata tranquilla e che mi si può portare in giro (magari anche vestita normalmente) senza rischiare figuracce. Che l'ultima volta che siamo andati a ballare (Lui, io e tutti i suoi amici), che tra l'altro era anche la prima volta che uscivamo insieme, Lui non ha gradito che mi facessi notare.
Maurizio è discreto nel farmi domande. Seduti sui divanetti chiacchieriamo a lungo, cercando di evitare il discorso diretto che riguarda Lui. Maurizio non vuole dirmi troppo e io non voglio dirgli troppo. Insomma, manca poco che alla fine ci tocchi di parlare del freddo gelido che sentiamo nelle ossa...
Ma che ci sono andata a fare a quella festa? Ho sedici anni e mezzo, sono con gente che ha dai tre ai dieci anni più di me e mi sento spiazzata. Non ce la farò a sopravvivere.
Invece la sera passa. Quasi mi dimentico di Lui, anche se ogni volta che guardo in faccia Maurizio mi tornano in mente tutte le figure di merda che mi son fatta finora. E non sono poche.
Ma perché il mondo è così piccolo?
Tornare a casa con il freddo è terribile. Le strade sono ghiacciate, la giardinetta sembra un frigorifero e tutti e cinque stiamo appallottolati su noi stessi come gatti. Battendo i denti e ridendo come dei cretini perché non riusciamo a parlare. Maurizio mi offre i suoi guanti, ma io non cedo. Aspetto che scenda dall'auto una volta arrivati a casa sua, lo saluto e mi preparo alle domande che mi faranno. Come conoscevo Maurizio?
Ecco...
Svelato l'arcano non mi sento meglio. Affatto. Il Lui che mi fa impazzire è uscito per un po' con la sorella più giovane di Patty. Bella, simpatica, spigliata e indipendente.
Ora mi sento una merda.
(E qualcuno dice che a sedici anni si sta bene...)

2 commenti:

Romins ha detto...

Io l'anno prossimo a Carnevale mi voglio vestire da "vedova inconsolabile"...

PaolaClara ha detto...

Ehm, Romins , vestire o travestire?