7.11.09

Giro di vite... (?)

Mi sono resa conto che molti amici non sanno chi sono.
Alcune persone mi hanno frequentata per anni, altre per poco tempo, altre ancora solo in certi ambiti. Non sanno tutto di me, probabilmente non lo sapranno mai.
Parte da un quiz su Facebook, che ha visto i pochi partecipanti arrivare solo al 50% delle risposte giuste al mio riguardo. E non c'era niente di impegnativo. O forse è proprio perché non era impegnativo che hanno sbagliato?
Perché poi chi se ne frega di chi è il mio regista preferito. O l'attore, o il libro.
Nessuno può essere conosciuto in base a criteri come quelli. E nemmeno sapere quale sia il mio colore preferito, o il cibo, o la mia paura più grande. O altro.
La mia vita non è sempre legata ai fatti che l'hanno segnata. Cioè, lo è nel limite in cui i fatti hanno implicato una scelta piuttosto che un'altra, o simili. Ma non ho solo fatti, qui dentro.
Certe volte mi sento come se avessi vissuto più vite (e non è detto che non sia vero, in senso più ampio), anche la mia psico era d'accordo. Che ne ho viste talmente tante che non posso dire di avere avuto una vita vuota, ma nemmeno tranquilla. E ancora non lo è.
Non credo che possa esserlo.
Ne avrei bisogno.
C'è una parte di me che non si fida di nessuno, nemmeno delle persone più care e vicine. Di solito sono proprio quelle che riescono a ferirti di più, che lo vogliano o meno.
Una parte di me vorrebbe rinunciare a tutto. Dare via cose, abiti, dischi, fumetti, libri, tutto ciò che mi tiene legata a questo mondo. Una parte di me vorrebbe essere aria. O spirito.
Una parte di me ancora soffre di mancanza d'amore (proprio, altrui, generico, specifico), una non vuole legami. Una fatica a uscire di casa, una sarebbe a suo agio in mezzo a mille persone. Una vorrebbe comunicare, l'altra si rifiuta di prendere posizioni. Perché sostanzialmente non ne ha.
Mio marito dice che non ne prendo mai, solo perché forse non sto a ribadirle ogni momento o non discuto se qualcuno pensa diversamente da me.
Sono atea, ma sarebbe meglio panteista. Vedo il divino tutto intorno a me e non sento la spiritualità dove la sentono gli altri. Detesto i simboli (e le formule matematiche) perché non li capisco, non riesco a vederci dei significati dentro. Odio le formalità, preferisco la scortesia o la maleducazione a una frase di circostanza. Non me ne frega niente dei regali. Raramente chiedo qualcosa e se lo faccio lo faccio una volta sola. Amo le sensazioni e i sentimenti, tutti. Se non c'è feeling con qualcuno preferisco non perderci del tempo. Amo l'indipendenza e mi soffoca l'idea di perderla.
So che si sopravvive a tutto, per esperienza. Ho avuto paura per tanto tempo, ma ora non sono più quella di una volta.
Le vite girano. Difficile focalizzarne una e dire: io so chi è quella persona. Sfaccettature, sovrastrutture, menzogne che ci abituano a dire, altre che ci aiutano a vivere, bugie necessarie per sopravvivere a certi momenti.
Stranamente piaccio a più persone del previsto. Mi prendono come sono, con l'aspetto del giorno, con tutto quello che non sanno di me. Rispetto a ciò che ero un tempo. Con quello che non sono più e con quello che sarò domani ci faranno i conti a tempo debito.
Io, nel frattempo, convivo coi miei fantasmi e rido insieme a loro di ciò che non è stato. E di ciò che, invece, mi ha resa ciò che sono.

2 commenti:

dany ha detto...

onestamente credo poco nei test..e poi forse se facessi una cosa simile e la proponessi a me stesso..sbaglierei pure io le domende..e mi annoierei pure nel farlo! quello che credo è che le persone si scopropono col tempo..spesso non si fa nemmeno in tempo a conoscerle che sono sparite..e tante volte mi sono accorto che mai avrei potuto conoscerle davvero..anche quando ci si vedeva tutti i giorni..proprio queste persone..quando ho capito chi erano davvero..mi han tradito..forse perchè le mie aspettative erano più alte..o forse perchè mi ritenevo tanto meglio io..ma ho capito di non esserlo poi tanto, sono uno come tanti..che non si conosce.

PaolaClara ha detto...

Dany , credo che non si possano conoscere davvero le persone al 100%, un po' perché cambiano col tempo, un po' perchè ci sarà sempre qualche aspetto di loro che vorranno nasconderci o che noi non vorremmo vedere.
Le aspettative sono il problema maggiore in ogni tipo di relazione, sempre. Bisognerebbe non averne, ma è difficile, se non impossibile, evitarle.