21.4.13

Scalini

Stanotte
ho aperto la porta e
sceso sette scalini bianchi,
e nel buio ho chiamato il tuo nome.
Non c'era altro che silenzio
e pace, e calma,
e dal buio nessuna risposta,
anche se non erano parole quelle che cercavo.
A piedi nudi, laggiù,
ho aspettato un sussurro,
un battito, uno solo.
Ma non era quello che cercavo.
Ho aperto il palmo
e lasciato cadere la speranza.
Io tornerò per quelle scale
scendendo a piedi nudi
scalini ruvidi e chiari
come il tuo cuore.
E lo farò finché non trovo
quello che sto cercando,
che il buio lo voglia o no.

5 commenti:

easy runner ha detto...

Poi, un giorno, spero tornerai a parlarci di quella bianca scala.
Di cosa cercavi in fondo ai sette scalini.
E cosa hai trovato.
Diversamente, resterebbe un romanzo incompiuto.
Non voglio dire che non avrebbe un suo perché, ma insomma...la curiosità corre con piede veloce sulle strade del runner.

Buon 25 aprile, per non dimenticare.
Easy

PaolaClara ha detto...

E' una cosa da streghe, Easy...
Buon 25 aprile anche a te.

easy runner ha detto...

Una cosa da streghe, dici?
Mi metti i brividi addosso e me la do a gambe levate ( deformazione professionale).
L'unica strega che riuscirei a frequentare è la piccola Kiki dell'incantevole film di Myazaky.

Lo vuoi un cornetto rosso da appendere in auto?
Si sa mai.
Easyabbraccio :)

PaolaClara ha detto...

Non dare connotazione negativa alla parola "strega", non è corretto... ;P
E non ho un'auto, al massimo il cornetto lo metto al collo. Why not?

easy runner ha detto...

Hai ragione, faccio ammenda per la superficiale considerazione riservata alle streghe.
Senza di loro non esisterebbero alcune fra le più belle e formative fiabe.
Se la cosa si può risolvere con un cornetto al collo, non è neppure il male peggiore.
Anzi, vuoi scommettere che una nota di rosso sull'autoritratto in bianco e nero farebbe la differenza?
Io lo metto in macchina però, non vorrei passare per Totò sulle rive del Po.

Easyciaooo :)