Il tempo mi muore attorno,
come aria che si fa grigia e
densa,
il mondo si rovescia,
la notte non mi è amica.
Battiti e rintocchi,
minuti, giorni, distanze.
Visioni di possibilità che
svaniscono,
se solo si potesse stringere il
pugno
senza che tutto sfugga. Tempo e
sangue.
Quel sogno improvviso e
bizzarro
così delicato e puro, naturale
come nulla è mai stato,
ferito, squarciato e
lasciato
immobilizzato nell’oblio.
Fino a quando,
lampi di luce rossa,
gioia non provata ancora,
sorriderò.
2 commenti:
Versi, i tuoi, sempre molto personali.
Non abbisognano di commento e un atto di supponenza sarebbe il volerli interpretare.
Si può, semplicemente, unirsi alla moltitudine di chi, tra lampi di luce rossa, spera nella luce di un tuo sorriso.
Easyrossodisera...
Sorriderò, promesso.
E' che certi momenti di passaggio sono più complicati di altri e fanno paura...
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