29.10.11

Riflessione sconclusionata sui cambiamenti in amore

Con il nuovo amore rifioriscono i desideri.
Si liberano i sogni,
si tinge la vita di altri colori.
La metamorfosi del corpo e dell'anima,
inevitabile passaggio,
diventa evidente.
Un nuovo respiro,
aria fresca e pulita,
purifica il sangue.
Cambiano le cellule.
A volte ci si trasforma,
o si migliora soltanto,
ci si evolve.
Che sia angelo o mostro,
il nuovo amore porta vita,
movimento, danza.
E inevitabilmente, ancora,
porta distruzione e lacrime,
e rancore.

(Non so. Ieri sera meditavo su come spesso la coppia nuova che sorge dopo una separazione sia positiva rispetto alla situazione precedente. La persona che si reinnamora in qualche modo torna se stessa, o migliora, o comunque vive diversamente rispetto alla "sedentarietà" del rapporto precedente. Non ho mai creduto alla "persona giusta". Esistono interazioni più o meno riuscite. Ci sono coppie improbabili che funzionano perfettamente e coppie perfette che non hanno probabilità.
 A volte le persone con cui siamo più conflittuali sono stimolanti e ci impediscono di dare tutto per scontato.
Che poi è la ragione per cui buona parte dei rapporti finiscono in tragedia.
Poi c'è l'amore. E chi lo capisce cos'è? Quella cosa che fa impazzire corpo e mente, che davvero ti trasforma, che fa fare cose impossibili e respirare, e sognare.
Ma cosa ha fatto finire l'amore che c'era prima? Che fine ha fatto quell'amore? Perché l'altra persona non s'è accorta che quell'amore se ne stava andando? Perché ci deve sempre essere qualcuno che soffre mentre qualcun altro rifiorisce?
E perché, soprattutto, io mi sento rifiorire senza che nella mia vita sia cambiato alcunché?)

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