27.10.13

Oroscopaggini

Ogni giovedì cerco di farmi rompere le scatole dal sig. Brezny, che prepara gli oroscopi di Internazionale.
Dico farmi rompere le scatole, sì, perché i suoi consigli astrali hanno spesso a che fare con una autoanalisi e una riflessione più profonda rispetto ai classici oroscopi che si limitano a dirti che il vicino ti odia perché tieni alto il volume della tv (o simili e più generici "in amore tutto bene", che di solito significano tutto e niente).
Già la settimana scorsa il signore in questione mi avvertiva che avrei dovuto pormi alcune domande perché le risposte sarebbero arrivate presto. E io rispondevo tra me e me che è una vita che mi faccio domande e che magari qualche risposta me la sarei meritata "aggratis", stavolta.
Questa settimana mi elenca quattro compiti da svolgere (poi corregge con "almeno uno"), sempre in vista di queste famose risposte...
1) Perdonarti i tuoi errori e fallimenti.
2) Chiedere scusa a chiunque tu possa aver ferito per ignoranza.
3) Reinterpretare la storia della tua vita tenendo conto di come eventi più recenti hanno cambiato il significato di quello che è successo molto tempo fa.
4) Essere grato a chiunque ti abbia aiutato a diventare quello che sei.
Credo che il punto più difficile sa il primo, non so se solo per me o se capita un po' a tutti. Con la mania del controllo che mi perseguita e con la tendenza a pretendere da me stessa solo risultati eccezionali - altrimenti non vale la pena - è ovvio che sia difficile ammettere o perdonarsi errori vari. Poi è ovvio che alla mia età magari so già quali di tutti gli errori sono dipesi da me e per quale motivo li ho commessi. Il fatto di conoscerli e di dare loro una collocazione non sempre va di pari passo col perdonarseli. Certo, razionalmente è semplice, ma sotto sotto il senso di inadeguatezza lavora sempre.
Per il secondo compito la faccenda è più semplice, dal mio punto di vista. Un po' meno da quello di chi è stato ferito (poi per ignoranza... non so se è successo mai). Il più delle volte quando ferisco lo faccio sapendo esattamente cosa sto facendo. Se così non è, soffro anche io, forse più della persona che ferisco. E certo è più facile che siano gli altri a passarci sopra, perché le ferite occasionali non mi piacciono (un po' come le vittime collaterali in guerra). Se ferisco per sbaglio sono troppo distrutta per chiedere scusa.
La terza e quarta richiesta, invece, mi sembrano molto legate tra loro, quasi una la continuazione dell'altra. Anche se non trovo eventi recenti che abbiano modificato così in profondità le cose, ho sempre pensato che sono fortunata. Comunque. Avrei potuto essere una persona decisamente peggiore, se avessi subito meno batoste. Per questo, chiunque mi abbia sbattuto porte in faccia o condizionata in qualche modo, anche negativo, mi ha resa migliore e non faccio fatica ad ammetterlo.
Certo, di strada da fare ce ne sarà ancora, ma credo di essere già a buon punto per essere quello che volevo. Mi manca solo quel briciolo di risposte e quel minimo di successo che gli sforzi fatti finora meritano. Perché per una volta so che merito. (e non parlo dell'appretto con il manico)
Così, mentre aspetto risposte dall'universo, visualizzo il mio futuro che, insieme ad altre meravigliose cose che ho già e ad altre che vorrei contempla anche una nuova sicurezza...
vignette di Bitstrips.com



















Per il resto della mia impegnatissima settimana ho prodotto questa recensione per Albion, romanzo fantasy di un'amica. Romanzo che merita.

2 commenti:

easy runner ha detto...

Sempre meglio l'oroscopo di Brezny sull'Internazionale che quello del Breznev di qualche anno fa che rimase indigesto ai Cechi.
A lui non possiamo più chiedere una riflessione sopra i quattro punti, ma è certo che pesano come macigni nel giudizio della storia.
Ma che sono quelle pile di parallelepipedi alle tue spalle?
Libri dati alle stampe, scatole di gianduiotti o una montagna di dollàri?

easyciao))

Paola ha detto...

Ovviamente una montagna di dollari!!! ;)