24.11.10

Anni

I miei anni della ribellione non prevedevano letture.
Erano fatti più di notti fuori casa, corse in moto senza casco aggrappata al centauro del momento, luci e caos da discoteca, parole cattive e musica cupa. Erano fatti di sesso sfrenato nelle automobili o di adrenalina pura per la sfida continua al mondo.
Erano fatti di rabbia, a volte incontenibile, sia distruttiva che autodistruttiva. Di cose non dette e di cose esibite all'eccesso.
Quegli anni non davano chances a nessuno. Non potevo permettermelo. Non potevo essere debole e sciocca come tutte le ragazze che avevo lasciato dietro di me. Dovevo essere stronza ad ogni costo.
Amici sbagliati, compagnie imperfette, pericolose. Il tutto senza mai crederci fino in fondo, perchè già lo sapevo di non esser fatta per certe cose. Cercavo vendetta per ogni torto subito e per quelli a venire. Per ogni cosa del mondo che non mi piaceva, per ogni attimo in cui detestavo la vita.
Avrebbe dovuto piacermi. Invece no.
Niente in quegli anni poteva cambiare le cose. Sono rimasta quella che ero stataprima. Non sono diventata nulla di ciò che volevo diventare e ho agitato i pugni al vento come un'inutile Don Chisciotte al femminile, come lei.
Perché come lei sognavo cose che non erano nelle mie possibilità, come lei lottavo per sembrare più grande e forte, una donna guerriero. E scoprire che lei non lo era davvero mi ha fatta arrabbiare ancora di più. Con lei, con la vita, con tutto, con me stessa. Poi son venuti gli anni del rammarico per le cose spiacevoli, le scuse, le parole dolci, le attenzioni, il senso di protezione.
Ma questi... Questi che anni sono?

Nessun commento: