21.2.10

Il 13, una linea, una garanzia

Ogni volta che prendo il mio mezzo pubblico preferito, anche perchè il più vicino e tutto sommato il più comodo, so che qualcuno darà segni di squilibrio.
Da sempre, quindi oramai una quindicina d'anni che lo uso (oramai sporadicamente, che al lavoro ci vado a piedi), sul 13 c'è qualcuno. Non è gente pericolosa, almeno di solito. In anni ho visto solo un signore di mezza età che tentava di scatenare una rissa, per il resto la maggior parte canta o sbraita, o parla da sola.
Di per sè non è grave. Insomma, se non gridano come aquile e non sono aggressivi non è un problema. Però su altri tram e bus non c'è la stessa concentrazione.
C'è di buono che ci sono pochi maniaci, che invece ho trovato su altri mezzi. A meno che non piova a dirotto e non sia l'ora di punta. Allora qualche rischio c'è. Ma sono sempre gli stessi, se li conosci li eviti.
Ieri un signore gridava che l'Italia dovrebbe uscire dall'Europa e diventare una nazione come la Francia. Poi cantava tamburellando sonoramente su uno dei sedili accanto alle ruote del bus. Era meglio quando cantava, tutto sommato. La gente che urla non la sopporto più.
Quello che fa tristezza è che di solito li si ignora, diventano trasparenti. Anche quando dicono cose che un senso ce l'hanno. O si pongono domande che molti di noi non si pongono più, se se le son poste un tempo...
E so per certo che alcuni proprio non se le son mai poste, certe domande, e vivono di certezze di cartone senza pensare. Senza la sensibilità che dovrebbe renderci umani, ma con tutta l'aggressività di chi non vuole sentirsi raccontare un'altra storia per paura che quelle certezze crollino. Meglio riempirsi la testa di vaccate, seguire la via tracciata da altri.
Che è più comodo.

3 commenti:

Unknown ha detto...

Io credo che quella che spesso vediamo come follia, altro non sia se non una presa di coscienza del mondo che ci circonda. Sembra quasi che queste persona ci facciano paura, spesso è così, ma spesso dentro di noi si fa spazio un'idea: e se avessero ragione loro? Se il nostro equilibrio fosse solo una precaria messa in scena di una vita? Non lo so, pero..spesso ammetto di aver paura di impazzire come loro. E dentro me spero di non trovare mai quella consapevolezza. Perchè vuol dire che riesco ancora a sognare di poter vivere il mondo che vorrei.

pyperita ha detto...

Non nego che queste persone mi mettono a disagio, se le trovo sull'autobus o sulla metro spero scendano presto.

PaolaClara ha detto...

Daniele , la normalità è un fatto statistico. In più per esperienza personale posso affermare che alcune persone clinicamente psichiatriche sono molto più intelligenti di altre che di problemi pare non ne abbiano. Perchè avere paura?
Pyperita , il mio primo amico alle elementari era un ragazzone ritardato. Pare che io li attiri senza fare nulla. Con alcuni ci parlo anche; non amo quelli troppo nervosi, ho sempre paura che scatti qualcosa. Soprattutto quelli che gridano, ma credo che sia una cosa che mi dà fastidio a prescindere...