29.9.09

Pranzo fuori

"Se ieri era aperto andevamo dal kebabbaro. Mangevamo qualcosa al volo e parlevamo dei tuoi problemi."
"Eh, sì."
Certe volte mi sento aliena, proprio tanto.
Non so se appartengo a questo mondo, se sto solo sognando o sono imprigionata in un universo parallelo. Mi spaventa essere così fuori, anche se so che sono io stessa che me ne tengo a una certa distanza, per non farmi coinvolgere. Per non farne parte.
Certi sogni sono davvero terribili. Altre volte lì dentro è tutto più bello. Che quasi ci vivrei di sogni, se fosse possibile. Anche i miei sogni strani, quelli in cui ci sono i mostri e non riesco a telefonare.
Sono fuori. Mi ci sento, me ne vanto.
Mi approprio delle parole e le riscrivo. Ora sono immersa in una lettura interessante, scrivo una scrittura che mi piace...
Uso le mie citazioni incolte per pormi domande. E pranzo fuori, qualche volta.

5 commenti:

pyperita ha detto...

Che bel post, come ti capisco. E' difficile vivere in un modo in cui la cultura sembra una brutta parola. In cui senti continuamente la lingua storpiata, e non per gioco, ma per ignoranza, e non solo da parte di chi magari non ha potuto studiare, ma a tutti i livelli.

PaolaClara ha detto...

Questo è niente, sapessi quante ne sento ogni giorno in giro...

Anonimo ha detto...

Vuoi scommettere che io ti batto? tipo quella che mi ha detto che il comune deve pensare a qualcosa di più serio dei libri gratis agli alunni?

ah mia cara Patty!!! STEVAMO MEGLIO QUANDO STEVAMO PEGGIO!

Anonimo ha detto...

Non mi sono firmata, ma avrai capito che sono File-o-man

PaolaClara ha detto...

Conosco il tuo stile, File!
L'avrebbi capito anche senza il tuo secondo commento, tra l'altro un commento paro e non disparo come il primo...