"Se ieri era aperto andevamo dal kebabbaro. Mangevamo qualcosa al volo e parlevamo dei tuoi problemi."
"Eh, sì."
Certe volte mi sento aliena, proprio tanto.
Non so se appartengo a questo mondo, se sto solo sognando o sono imprigionata in un universo parallelo. Mi spaventa essere così fuori, anche se so che sono io stessa che me ne tengo a una certa distanza, per non farmi coinvolgere. Per non farne parte.
Certi sogni sono davvero terribili. Altre volte lì dentro è tutto più bello. Che quasi ci vivrei di sogni, se fosse possibile. Anche i miei sogni strani, quelli in cui ci sono i mostri e non riesco a telefonare.
Sono fuori. Mi ci sento, me ne vanto.
Mi approprio delle parole e le riscrivo. Ora sono immersa in una lettura interessante, scrivo una scrittura che mi piace...
Uso le mie citazioni incolte per pormi domande. E pranzo fuori, qualche volta.
5 commenti:
Che bel post, come ti capisco. E' difficile vivere in un modo in cui la cultura sembra una brutta parola. In cui senti continuamente la lingua storpiata, e non per gioco, ma per ignoranza, e non solo da parte di chi magari non ha potuto studiare, ma a tutti i livelli.
Questo è niente, sapessi quante ne sento ogni giorno in giro...
Vuoi scommettere che io ti batto? tipo quella che mi ha detto che il comune deve pensare a qualcosa di più serio dei libri gratis agli alunni?
ah mia cara Patty!!! STEVAMO MEGLIO QUANDO STEVAMO PEGGIO!
Non mi sono firmata, ma avrai capito che sono File-o-man
Conosco il tuo stile, File!
L'avrebbi capito anche senza il tuo secondo commento, tra l'altro un commento paro e non disparo come il primo...
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