16.9.12

Beat it, no one wants to be defeated...

La ragazza dall'anima nera era soggiogata dalla luce dell'amica. Lei sembrava così forte, selvaggia e libera, così vera, che nulla reggeva il confronto. Era facile abbandonarsi alla risata dell'amica, sentirsi a casa e amata. Vedeva Taffy come una forza della natura, l'amica con cui condividere ogni cosa, quella che l'avrebbe salvata dai suoi demoni.
Era un bel pomeriggio, un caldo e soleggiato giorno di Giugno. Non che avessero il modo di vedere l'esterno, chiuse nel grande teatro della città ad aspettare l'ora del saggio mangiando patatine e schifezze sedute tra le prime file della platea. I capelli già legati e sistemati per lo spettacolo. Dovevano solo aspettare e lo facevano ridendo. Era il saggio di danza Jazz, quello meno impegnativo e più scatenato. Quello in cui avrebbero urlato in scena e finto di essere bad girls.
Aspettarono la chiamata, rientrarono dietro le quinte e si sistemarono al fondo del retropalco dopo essersi truccate pesantemente occhi e bocca. Laggiù, tra ballerine che riscaldavano i muscoli e ragazzi in attesa di entrare in scena, passarono in rassegna i posti liberi e scelsero di andare là dove era più pericoloso e divertente andare: accanto al motociclista che sarebbe entrato in scena con loro insieme alla sua custom rosso fuoco, bassa, lunga e pesante. Lui, un culturista con lunghi capelli neri e mossi, era amico di una compagna di corso. Una decina d'anni più vecchio di loro, non un vero biker se non per la moto che aveva con sé. Mentre aspettavano il loro turno, le due ragazze cominciarono a giocare con lui, flirtando in modo scherzoso e facendo battute più o meno pesanti per provocarlo. Lui sembrava frastornato e divertito.
A un tratto, la rapida e solare Taffy si lanciò incontro all'uomo baciandone le labbra con un gesto rapido, per non farsi fermare. L'uomo sorrise e per risposta si precipitò a baciare la ragazza dall'anima nera, che stava leggermente distante per lasciare spazio all'amica.
Un bacio a labbra chiuse, semplice e veloce. Una risposta al sole verso l'ombra.
Taffy si fece indietro ridendo. Poi ballarono. Gridarono e si azzuffarono in scena per lui. Ma per qualche bizzarro motivo lui aveva scelto l'anima nera che non lo avrebbe amato.
Sotto ai riflettori, i flash del fotografo bloccarono l'istante per sempre. La mente delle ragazze lo fecero diventare il loro "evento", la sera da ricordare per tutta la vita. Senza contare i baci rubati e scambiati dietro alle lunghe tende nere del teatro. Erano belle, giovani e vivaci. Avrebbero fatto del mondo il loro palcoscenico.
Forse...

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