23.5.14

Complimenti, complimenti!



Come quasi tutti voi che passate spesso sapete, io ho una certa idiosincrasia per i complimenti.
Per mia malattia mentale penso, nell'ordine che: 1) mi si prenda per i fondelli, 2) che i poveretti che me li fanno non capiscano nulla, 3) che vogliano qualcosa in cambio e via in loop ripartendo dal numero 1.
Ci metto sempre il mio bel tempo a comprendere quando li fanno e, dopo, a capire esattamente per quale motivo abbiano da dirmi cose carine.
Insicurezze a parte, cose con cui combatto giornalmente e per cui mi faccio aiutare da persone di fiducia, ci sono invece parole che mi fanno sentire bene.
Un esempio è stata la recensione di Olimpia a "Gli attimi...", inaspettata e bella nonostante i difetti che io continuo a trovarci.
Altre volte capita quando sono donne a farteli. Per noi non è sempre automatico, me ne rendo conto quando commento con le amiche anche solo i fatti e i personaggi del giorno. Quando una donna mi dice che "per fare questa cosa ho pensato subito a te" anche senza una mia predisposizione o interesse (certo, se una deve riparare un lenzuolo so già che viste le mie competenze pensa prima a me...), o cose simili, allora mi sembra che in qualche modo sia un onore almeno ringraziare del pensiero. Poi, ovvio che se una cosa non è di mio interesse non la faccio certo per un complimento o una frase carina. Ci sono limiti.
Oppure come oggi. In una discussione in rete la mia amica Cristiana, parlando di me, ha detto "se la conoscessi di persona te ne innamoreresti". E non è questione di sentimenti o di cose fisiche. L'idea di innamoramento è una cosa differente e io mi sento addirittura commossa per il fatto che una donna abbia scritto una frase simile. Perché se lo dice una donna di una donna, sicuramente è vero.


Oltre a questo, i miei complimenti - stavolta ironici e caustici - vanno agli squallidissimi tizi che ti chiedono l'amicizia su facebook usando un account farlocco. Lo fanno con nickname assurdo, con foto del profilo ovviamente non propria - un modello in mutande, il massimo del minimo anche con le mutande firmate - , con amiche solo donne con altrettanti nickname bizzarri e allusivi e foto del profilo provocanti. Lo fanno, soprattutto, perché io con la mia faccia e il mio nome e cognome ben chiari ho messo un "mi piace" al romanzo erotico di una conoscente e ogni tanto metto un "mi piace" alle foto e alle frasi che pubblica per promuovere il libro. Perché è l'unico collegamento che c'è tra noi.
Ora mi chiedo se devo sentirmi obbligata a non essere me stessa onde evitare rotture di balle, oppure se devo far uscire il rottweiler che c'è in me e cominciare non solo a ignorare tali imbecilli microdotati (del cervello di sicuro) ma anche a rispondere come si deve. Perché mi sembra assurdo, davvero, che 1) basti così poco a scatenare le fantasie e 2) ci si nasconda sempre dietro a una facciata.
Ma assurdo davvero. Un confronto a viso aperto, visto che io la mia faccia la metto sempre, sarebbe certo più gradito. Poi, ovvio, se le intenzioni sono quelle che si intuiscono chiaramente... non c'è nemmeno bisogno di confrontarsi. Bye bye, baby. A parte il fatto che ovunque c'è scritto sposata - che dovrebbe già far intuire l'indispensabile - se anche mai fosse mio desiderio conosere un "pretendente", di solito li scelgo veri, gli uomini.
Un romanzo, santo cielo, mi piace un romanzo. E se sapesse mai che mi piacciono gli horror???


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