22.4.10

Frammenti...

Quel giorno ho capito che stavo aspettando qualcosa. Ero inquieta e avevo quella strana sensazione di pancia, proprio due dita sotto l'ombelico. Così sono andata in salotto e ho acceso l'incenso, le candele e aperto il butsudan; mi sono inginocchiata davanti al Gohonzon illuminato e ho cominciato a scandire il mantra, parola per parola. L'unico pensiero che avevo era di capire cosa mi facesse sentire così strana.
Avevo litigato con un amico, una volta innamorato di me e oramai rassegnato al fatto che stessi con un altro se non fosse stato che anche con l'altro non era andata bene e nella mia vita aleggiava il fantasma di un amore irrisolto. Sempre presente ma mai abbastanza.
Nella mia mente avevo un film di cose che potevano succedere, cose tristi ma non drammatiche.
Più andavo avanti a recitare il mantra e più l'angoscia veniva a galla. Una sensazione di lacerazione, di irrimediabilità. Mi sono trovata dopo un'ora a non riuscire più a ripetere una parola per intero, tale era la forza dei miei singhiozzi. Continuavo a ripetermi no, non deve succedere niente, non deve succedere niente, non deve...
Una settimana dopo, giorno più giorno meno, ho sognato questo.

Ieri, andando al lavoro, ho mandato un sms alla mia collega dicendo: arriverò un po' in ritardo, tanto non muore nessuno. Come ho schiacciato "invio", ho nominato il cane di mamma che non stava molto bene ultimamente. Un paio d'ore più tardi mi hanno informata che Gar era mancato da poco.

Ora ho quella strana sensazione di pancia, proprio due dita sotto l'ombelico...

2 commenti:

pyperita ha detto...

Ti prego... Spero che la sensazione sia totalmente scomparsa!

PaolaClara ha detto...

Per ora sì, ma è da inizio anno che vado avanti così. Qualcosa succederà, non necessariamente brutto, ma travolgente di sicuro. O stravolgente.