20.6.09

Suoni e brividi

Mi sorprende ogni volta.
Inizialmente non c'è molto più di una vibrazione, un sottofondo crescente di voci che chiamano. Sirene, registrazioni di voci che annunciano l'evento.
E quella voce dal fondo che sale. Quasi cantando qualcosa che ancora non sa.
Un coro di persone, applausi, qualche tromba.
E il boato, appena prima dei 4 colpi di bacchetta che danno inizio alla musica. E subito dopo.
E la sua voce di velluto che comincia a cantare, potente e meravigliosa. Intonata da subito. Senza tradire un minimo di emozione.
Il boato c'è ancora, sotto. Non c'è modo di non sentirlo.
Incredibile. Non perché non sia comune.
Incredibile l'effetto che mi fa. Come una piccola paralisi della pelle del viso, il corpo percorso da brividi e le lacrime in agguato. Lo fa a me che sto qui con le cuffie in testa.
Immagino solo quanto possa essere potente l'emozione dal palco. Immagino cosa possa aver provato lui, anche se dalla voce non traspare. Quel boato, tutta quella energia...
E la musica, la voce.
In questo caso il brano è l'apertura del cd "Live baby live" degli INXS.
Ci sono altre canzoni che mi fanno lo stesso effetto, anche senza il boato del pubblico. L'intro di "Money for nothing" dei Dire Straits, alcuni brani di Alanis Morissette, per esempio.
Non so perchè. Come se mi scavassero dentro ogni volta.
E non posso fare altro che restare immobile, con le lacrime agli occhi, a godermi questi momenti così intensi sperando che questa cosa non mi passi mai.

11 commenti:

Antonio from Italy ha detto...

Pure io ho dei brani che uso per sentire i brividi e farmi venire lacrime di emozione!
Mi immagino sentire gli stessi brani dal vivo, potrei avere un colpo!

PaolaClara ha detto...

Infatti tendo a non andare ai concerti che potrebbero turbarmi, anche se non so mai se e quando un nuovo brano o un nuovo passaggio di danza mi faranno esplodere in lacrime.

piccic ha detto...

Sì, gli INXS avevano probabilmente una grande capacità di coinvolgere il pubbblico. Forse compensava anche la semplicità dei testi, che a volte non erano particolarmente originali.
Ma la musica resta molto bella. Una delle mie preferite è "Johnson's Airplane", dal primo album direi.

PaolaClara ha detto...

Piccic , io li ho conosciuti con Original Sin, stesso album, ma non il primo che è Shabooh Shoobah. In ogni caso non è tanto il testo, per gli INXS, quanto per la voce e qualcosa nel suono. Io reagisco a piano/tastiere, chitarra e voce, dopo vengono altri strumenti ma va da brano a brano.

piccic ha detto...

Io mi sono abituato a dare una importanza centrale, forse eccessiva, ai testi. Gli INXS mi piacquero quando ancora non lo avevo fatto, e riconosco l'importanza di questa prima azione di coinvolgimento puramente musicale.
È però vero che se un testo lo avverto profondamente "falso", cioé non rispondente al vero, può piacermi finché si vuole la musica ma non mi ci riesco ad affezionare come quando il testo lo conosco, e non ha questo problema.

Credo dipenda dalla profondità della sincerità dell'artista.
Conosci Andrea Chimenti?

PaolaClara ha detto...

Sui testi ti dò ragione, sono importantissimi anche per me. Ricordo la delusione quando ho letto i testi di alcune canzoni dei Queen, o dei Beatles. Che comunque hanno scritto anche testi molto interessanti. Io sono più da Depeche Mode, come genere di testi, ma anche altri autori diversi tra loro hanno momenti di poesia che mi fanno dimenticare chi sono. Forse non tutte le parole arrivano a toccarci, magari certi testi che non mi dicono nulla sono vangelo per altre persone.
Il problema è che spesso a un buon testo non corrisponde la giusta sequenza di note e si perde quel non so che...

PaolaClara ha detto...

P.s: Chimenti l'ho sentito nominare, ma mai ascoltato. Certo colpa mia. Sono troppo dispersiva per fare tutto bene...
;)

piccic ha detto...

Eh, se non sono "da Depeche Mode" io; sono praticamente il gruppo che mi ha fatto appassionare alla musica, e anche il principale che ho sempre seguito, a fasi alterne, dal 1985.

Io penso che se l'artista è veramente artista, può anche esprimere cose apparentemente opposte al mio sentire, o che non mi piacciono musicalmente, ma sempre di valore.
È quando l’artista stesso non si mette più "in crisi" (nel senso anche positivo della parola, che si dovrebbe ricordare ha lo stesso etimo di "critica"), o peggio utilizza il mezzo per una proposizione ideologica falsa, allora il valore non c'è, anzi.
Poi c'è semplicemente chi fa cose non ispirate, che quindi sono brutte, ma perché scialbe e non compiute, non radicate nel reale.

In questo senso Chimenti è stato, sinora, grandissimo. Io l'ho scoperto solo nel 2005, ma già con i Moda, nel 1986, faceva ottime cose.
E per finire, esempio di disco davvero ispirato è, non l'ultimo dei Depeche che per la prima volta non ho preso, ma il secondo album solista di Dave Gahan, in particolare il singolo "Kingdom" (testo e video compresi). Per me è un vero gioiello…

PaolaClara ha detto...

Devo dire che anche io ho avuto qualche difficoltà con il nuovo DM, che non ho ancora ascoltato tutto. E ce l'ho da un mesetto. Subito "Wrong" mi ha lasciata perplessa, poi mi è piaciuto molto (ma ho fatto un po' di fatica) e anche "Peace" che va ora in radio, al primo ascolto mi ha fatto domandare se non fossero impazziti di colpo. Poi ha il suo fascino, forse anche loro volevano dare una svolta al loro stile e noi non siamo particolarmente pronti. I vecchi DM sono sempre vivi nelle nostre orecchie.
Per il lavoro di Dave Gahan, sì, il secondo è molto interessante. Non ho visto il video, ma Kingdom mi piace. Devo dire che i DM in genere rispecchiano la mia idea di musica sia per ciò che dicono che per come creano l'atmosfera giusta per farlo. Li trovo generalmente completi, non so se rendo l'idea...

piccic ha detto...

"Wrong" è chiaramente poco legato al resto del disco, ho l’impressione che si sia voluto scegliere qualcosa di orecchiabile (e poco originale) per la promozione.
Il disco è "una raccolta di suoni", non di canzoni, ma ho l’impressione che rifletta davvero l’attuale stato d’animo di Martin e co.
Si presenta come l'opposto di un disco "commerciale", forse è il disco meno vendibile che abbiano mai fatto.
L'impressione, ponderando i testi, è davvero come quella di un occasionale ascoltatore dei "suoni dell'universo". Ma stavolta, al contrario di sempre, questo ascoltatore appare "estraneo".

"Peace" è davvero una scelta stranissima come singolo, sembra di sentire le loro sonorità "familiari" provenienti da un brutto sogno…

Ma ti consiglio di procurarti, ed ascoltare, due pezzi compresi nella edizione speciale, sul CD di inediti. Si tratta di "Light" (una sorta di "Sacred", stavolta sul serio), e "The Sun and the Moon and the Stars", specialmente nella versione remixata, che mi ha fatto venire alla mente con grande forza l’immagine tratteggiata da San Paolo quanto parla della creazione che "geme come nei travagli del parto".
Mi sembrano le canzoni migliori del disco. E sul disco non ci sono… :(

PaolaClara ha detto...

Proverò a trovare il cd in questione. Grazie per l'info.
Wrong mi sa un po' di Franz Ferdinand, non so bene perchè.