11.6.09

Questioni matematiche

Problema 1:
Se Tizio ordina a un artigiano 12 tablettes per la colazione, quante etichette con la sua firma deve mandare per avere una etichetta su ogni capo?

Problema 2:
E se Caio volesse 6 set da 2 pezzi ciascuno, quante etichette dovrebbe fornire a chi glieli fabbrica?

Problema 3:
Se Sempronio deve fornire il tessuto al sarto per confezionare 10 pantaloni per il suo compleanno (mettiamo tra una settimana), sapendo che per ogni pantalone occorreranno 4 ore di lavorazione e m.1,50 di tessuto, quanto tessuto e quando deve mandarlo per avere i suoi pantaloni in tempo?

Problema 4:
Se da 50 cm di tessuto alto 250 cm vengono 5 tovaglioli, qual'è il consumo per ogni tovagliolo?

Problema 5:
Se si confezionano 5 modelli diversi di copriletti e per ogni modello c'è un codice, è giusto che le etichette da apporvi abbiano lo stesso codice previsto sull'ordine o possono avere un codice a caso, basta che la composizione del tessuto sia quella giusta? Ma se Tizio manda le etichette a casaccio, chi deve lavorare come si aggiusta?

Problema 6:
Considerato che un operaio tessile in ambito artigianale guadagna 7 euro lordi l'ora, quanto dovrebbe prendere di stipendio ogni mese per preoccuparsi anche delle etichette?

Avete tempo finché vi pare, tanto il mondo va così...
Per inciso la nota polemica non è per l'artigiano in questione, quanto per Tizio, Caio e Sempronio che nell'ordinare qualsiasi cosa al suddetto artigiano non applicano alcuna regola matematica o logica, rendendo complicato e a tratti tragico il lavoro sia all'artigiano che ai suoi dipendenti, che francamente trovano inopportuno il ricatto su tempi e prezzi se si tratta di lavorare così...

Soluzioni:
1) Ovviamente 9 etichette, no?
2) Sempre 9 etichette, certo.
3) Se va bene il tessuto arriva la prossima settimana e ce ne sarà certo almeno mezzo metro in meno...
4) Dubbio amletico, saranno forse 10 cm a tovagliolo?
5) Le etichette hanno un codice a caso diverso da quello sull'ordine e, ove possibile, anche la composizione del tessuto deve essere diversa da quella riportata sulla pezza del tessuto usato. Inoltre, visto che il tempo stringe e Tizio ha mandato le etichette a casaccio, si buttano le etichette a muzzo, sperando in bene.
6) Occuparsi delle etichette altrui non ha prezzo...

2 commenti:

Romins ha detto...

Tragicomico direi...
Pensa solo che succede lo stesso con le case!

PaolaClara ha detto...

Certe volte basterebbe così poco a lavorare con un minimo di criterio... Invece no. Meglio impazzire e far impazzire il prossimo. Che palle!