2.7.07

Clara e la normalità

Ben lungi dal sentirsi vittima o colpevole, Clara ha sempre cercato di restare lontana dalla normalità. Quando era piccola detestava gli altri bambini, che giocavano, ridevano, facevano pisolini a comando, che si stupivano per qualsiasi cosa.
Lo stupore non era da lei, che cercava di controllare ogni emozione, sempre. Tutti quelli che la circondavano non capivano perchè a lei tutto sembrasse ordinario. Guardava tutto e tutti con la stessa espressione del Signor Spock in Star Trek. Non che si sentisse superiore, solo diversa.
Aveva un mondo tutto suo, le sue passioni, le sue idee.
Per Clara la normalità era e sarà sempre un fatto statistico. Altrimenti è come dire che quelli con gli occhi chiari sono strani, perchè la maggior parte della gente li ha scuri...
Così, contro tutto e tutti, come sempre nella sua breve vita, Clara aveva scelto le sue idee.
Forse spesso le aveva espresse in modo brusco, forse le aveva difese in modo troppo energico finendo per sperperare tutte le sue forze nell'impresa.
Clara, oltre alla sindrome di Grisù, aveva sviluppato anche il mito della donna guerriero. Probabilmente in questo era stata aiutata da sua madre, in perenne lotta per la sopravvivenza in un mondo ostile. Per lei non c'era modo di affermare qualcosa senza sguainare la spada (possibilmente laser) e mozzare qualche testa per dimostrazione.
Non amava la normalità retta da regole che qualcun'altro aveva deciso. Nessuno poteva dire cosa si fa e cosa no. Certo, nel rispetto della vita altrui. Così come considerava la trasgressione in se come una cosa stupida. Una cosa è fare quello in cui si crede nonostante tutto, pronti ad assumersi le proprie responsabilità e leccarsi le ferite; un'altra è trasgredire per vedere (di nascosto) l'effetto che fa. Trasgredire è solo disobbedire a delle regole che non abbiamo messo noi e che in fondo accettiamo, mentre fare le cose perchè ci si crede non comporta l'accettazione di nessuno.
A modo suo Clara è una anarchica, anche se considera l'anarchia una cosa per civiltà evolute, concetto che non è proprio applicabile a questa nostra civiltà, almeno per ora.
Non ama le formalità, preferisce di gran lunga i rapporti sinceri a quelli dettati da una pura forma di educazione. Riesce a far finta di non vedere chiunque, se non ha niente da dire una volta scambiati i soliti convenevoli.
Sicuro che non piace a tutti, almeno non subito. Ha dei momenti in cui la sua ricerca di anormalità è talmente forte che sembra stupida, che le fa fare cose di cui poi non va fiera. Spesso la sua insicurezza le dà una forza autodistruttiva e sembra che Clara faccia qualsiasi cosa pur di stare male.
Ma c'è l'aspetto solare di Clara da tenere sempre presente. Lei è quella che vuole ridere, che ama la libertà, che si diverte a ballare in strada e che si prodiga in coccole. Quella che si preoccupa per gli altri, quella che ama sognare un mondo migliore, che ride guardando Buffy in tv.
Quella che scova citazioni da qualsiasi canzone o film e che gli altri guardano come fosse pazza, quella che ama in modo anormale e travolgente...



Da ascoltare: "Aspettando l'estate" di Franco Battiato

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