9.3.16

Oops! I did it again...

Manco fossi Britney Spears.
Invece sono sempre io, la tizia che passa le serate tra Farm Heroes e la scrittura, passando per la pole e qualche serie tv, per libri e qualche serata con gli amici.
E quindi ecco, dopo aver sudato un po' per rendere "Addio a Bodhgaya" lungo abbastanza per definirlo romanzo breve, finalmente è il turno di "Sette stanze".
Lo aspettavo da tempo, in realtà è finito e in giro da tre anni tra premi mancati e tornei falliti. Con la scelta di affidarmi ancora a Lettere Animate anche se il romanzo interessava anche ad altri.
Nato come un racconto drammatico è diventato un romanzo che ha il rosa come colore dominante, anche se non è il mio colore preferito.
Il protagonista, Anton Eastman, si è attirato le antipatie di tutti i lettori di IoScrittore. Magari un giorno mi metto a commentare i giudizi uno per uno - dal fatto che il nome inglese non era giustificato (se non dal fatto di essere figlio di un inglese, ovvio) a quello di non essere un uomo piacevole e simpatico - su di lui e sull'incipit del romanzo. So che dal ricevimento dei giudizi ho cambiato pochissime cose, chiarite più che altro. E sono andata avanti per la mia strada finché non è arrivato il contratto.
Io voglio molto bene al mio romanzo. Lo trovo in parte favola romantica e in parte un romanzo da leggere tra le righe. Gli voglio bene perché è un romanzo "dipinto", pieno di luce e, come tutte le cose piene di luce, nasconde le sue ombre o viceversa.
Sono anche contenta della copertina. Se quella di "Addio a Bodhgaya" è una foto che ho scattato personalmente perché riprende una scena descritta nel romanzo, questa di "Sette stanze" è una delle tre proposte dell'editore, quella che più mi dava il senso di una vita chiusa, bloccata, che attende di potersi aprire. Una chiusura del cuore e a se stesso del protagonista, impegnato a fare la cosa giusta per stupire il mondo - e suo padre - tanto da dimenticarsi chi era. La chiusura alla verità.
E tutte le donne che gli fanno da guida e da sfondo, quelle del passato, del presente e del futuro.
Futuro, ancora. Ci sto prendendo gusto...
Voi intanto vedete se vi piace. Lo trovate qui, su Amazon, oppure sulle vostre solite piattaforme digitali. Tra qualche settimana anche in cartaceo.

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