5.3.16

Ci voleva la neve

Ci voleva ben due volte.
E perché, mi chiederete...
Sto vivendo di corsa, nient'altro. Appena è uscito "Addio a Bodhgaya" ho pensato che avrei finalmente avuto la mente libera per affrontare una nuova sessione di scrittura. Invece la rilettura di "Sette stanze", romanzo che uscirà a breve sempre per Lettere Animate, mi ha preso un attimo di tempo; poi la ricerca per sistemare "Area...", il nuovo romanzo; poi copie cartacee de "Gli attimi in cui Dio è musica" da acquistare, alcune proposte interessanti, un impegno nuovo nel blog di Recinzioni Selvagge...
E la pole dance, che mi occupa tre volte a settimana e che mi piace molto. Talmente tanto che ho dovuto ricorrere a qualche ora di fisioterapia, ché si sa, ho un'età... Però mi piace davvero e mi rende felice, il che è un bene. Bisogna fare ciò che ci rende felici il più possibile.
In questi mesi mi sono resa conto che sto invecchiando. Capiamoci: io dimostro meno dei miei 46 anni, ma il fatto di dimostrarne meno non è che me ne tolga. L'insonnia, il tipo di lavoro quotidiano che svolgo, le ore a scrivere e a correggere, a guardare cose piccole sullo schermo del cellulare - che mi serve anche per farmi pubblicità, per tenere contatti preziosi etc. - mi hanno fatto capire che è ora di aiutarmi con occhiali da lettura o con la meravigliosa funzione "ingrandisci carattere" del Kindle.
E la pelle del viso, che mi sembrava meno bella di prima, ha bisogno di qualche cura in più della mia solita acqua e sapone - quasi mai trucco, quasi mai crema, quasi mai lampade, maschere e simili.
Ma è proprio osservandomi il viso con più attenzione che ho notato che negli ultimi due anni sono comparse lentamente un paio di rughe e fossette che prima non erano così evidenti. Ai lati della bocca, i cui angoli sono sempre più spesso curvati all'insù. Sarà che sto cercando di vivere bene nonostante le noie della quotidianità, sarà che sento muoversi la Vita in un modo che mi fa "sperare" in qualcosa di diverso. Sarà che ho deciso di fare più spesso le cose che amo e di cercare di evitare il più possibile quelle che non amo o che non mi fanno bene - tranne che per il cioccolato, accidenti a me, sarà sempre così difficile rinunciare - e di vedere il lato positivo, anche.
Sarà che, anche se a volte mi sento sopraffatta dalla stanchezza, mi sento me stessa ogni giorno di più.
Ecco, sarà questo che ha fatto nevicare due volte in una settimana e un giorno.
Per cui, anche se sono stanca e non riesco a fare tutto quello che vorrei (manca il tempo, il tempo, dannazione!) occhi dritti al cielo e via così.

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