21.11.11

Le notti insonni di Paola Jekyll e Clara Hyde

Non ci siamo.
Quando vai a letto alla mezza e tre ore dopo sei lì che fissi il soffitto, coccoli le gatte, vai fino in bagno, poi torni, poi ti giri e ti rigiri con le cose più assurde in mente... non va.
Non ho preoccupazioni di alcun tipo (se non una scarsa voglia cronica di lavorare e qualche speranza di pubblicare un primo romanzo), niente di urgente, niente di intollerabile. Eppure l'insonnia mi ha riacchiappata.
Tra sabato e domenica, soprattutto, quando ho ceduto alla maledetta e ho lasciato che i pensieri assurdi corressero liberi tra i due neuroni che girano inseguendosi nell'acquario del mio cranio.
Così ho deciso di non perdere il blog collettivo di recensioni cinematografico/televisive che ho su Splinder (che pare chiuderà a breve, ma c'è ancora tempo) come precedentemente pensavo. Allora ho pensato anche che avrei dovuto correggere l'intestazione. Così non andava. Era riferita alla mitica proiezione della "Corazzata Potemkin" di Fantozzi. Ma siccome "Lo sguardo della madre e la carrozzina" come titolo di blog era un po' lungo avevo optato per "L'occhio e la culla" per associazione di immagini... Poi il sottotitolo del blog che citava il commento di Fantozzi al film avrebbe chiarito. Ma no, non mi piaceva più. Tutta questa storia erano le mie idee di qualche anno fa, ora volevo un titolo nuovo. Così è partito "Recinzioni selvagge - blog a recensioni sparse", qui su Blogspot.
Con molta calma lo devo mettere a posto, inserire i nominativi degli altri partecipanti, riordinare i post, insomma ricominciare anche se parte del materiale già ce l'ho. Ma mi piace. In fondo ho sempre e ancora voglia di raccontare il mio mondo in tutte le sfaccettature possibili. Anche se avendo da lavorare, da scrivere, leggere, vedere film, telefilm, amici, maestri... beh, il tempo è poco.
Ma il pensiero vagava, l'altra notte. Ed ecco che appare una nuova scena del romanzo che sto terminando, una cosa che mancava, nei dettagli precisi e nell'atmosfera sfumata e confusa che doveva avere. E che ancora non ho scritto. Mi porterà avanti verso il finale, ancora una volta guidata dal sogno, come tutto questo romanzo fin dall'inizio. Perchè proprio mentre la mia Jane si risvegliava intontita, io ricominciavo a dormire.
Pacifica.

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