10.7.08

Peripatetici e very patetici

Io ho una serie di difetti che certo non mi metterò a negare. Sono molto intollerante, pur dando a ciascuno l'opportunità di esprimersi e gestirsi come gli pare. Sono abituata ad azzeccare quasi al primo sguardo il tipo di persona che ho davanti, per poi darle comunque l'opportunità di farsi conoscere, senza formulare un giudizio immutabile. Nella scelta sembro non esserlo, ma sono molto esigente.
Ho sempre odiato la scuola. Non per i classici motivi. Non avevo paura delle interrogazioni, non mi fregava molto dei compiti, non era tanto un problema di riuscita. Odiavo l'intervallo, i giochi, il dover per forza seguire un orario, uno schema.
A scuola mi annoiavo molto. C'erano magari molte cose che avrei voluto chiedere se non fossi stata timidissima. La mia idea di scuola si avvicina ai peripatetici, che camminando disquisivano di vari argomenti. Ecco, se avessi potuto scegliermi una scuola fatta su misura, avrei voluto un insegnante, pochi compagni affini al mio modo di imparare, sondare, sentire, uno spazio in cui passare il tempo senza orario e senza programmi.
L'insegnante, che è la parte fondamentale, per me ha delle caratteristiche precise. Io non riesco ad imparare da qualcuno che non stimo. So che si impara da chiunque, ma detesto le persone che si fingono altro da quello che sono e se ne becco una, allora la mia stima precipita e io non riesco più a credere ad una sola parola. Voglio dire, la mia insegnante può anche aver fatto la prostituta, mi va bene, basta che non faccia finta di essere una suora. Meglio una persona imperfetta ma consapevole dei propri limiti che una che si spaccia per perfetta e ti delude ogni giorno di più.
Di questi personaggi ne ho incontrati molti nel mio percorso scolastico strampalato. Lo so che alcuni prof sono durati il tempo di un esame da privatista, ma davvero se qualcuno era ok, la maggiorparte era composta da personaggi patetici da far venire il vomito.
Come uno dei prof di filosofia, che essendo biondiccio e con occhi azzurri pensava di far colpo su ogni femmina della scuola. Uno che si permette di buttare un libro che avevo sul banco (chiuso ed appena restituitomi da un compagno) nel cestino, solo perchè non era una lettura degna di una sua allieva. Uno che ha mollato moglie e figlio piccolo per scappare dalla sua vecchiaia patetica con una allieva molto più giovane e magari anche non troppo furba.
Come i prof all'università, non tutti certo, che pensano di avere la scienza infusa e di trasmettere grandi verità, con cui non puoi avere un dialogo e che ti trattano come se fossi lobotomizzata se hai una idea diversa dalla loro, senza spiegarti per quale oscuro motivo dovresti pensare esattamente come loro.
Professori che ti lasciano ore ad aspettarli davanti all'ufficio in orario di ricevimento, che fanno fare frequenza obbligatoria ad un corso per poi parlare di calcio, che facilitano studenti del sesso opposto, che pretendono una lezione imparata a memoria, che ti fanno aspettare di dare un esame a luglio tutta la mattina all'ultimo piano di un palazzo bollente, che si trombano non sai quante allieve all'anno sulla scrivania dell'ufficio.
Insomma, incontri come questi ti fanno passare un po' la voglia di studiare, o almeno di perdere tempo con qualcuno che non può insegnarti altro che mediocrità.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

E dimentichi quelli che ti obbligano a comprare i loro libri e che dopo trovano il coraggio di dirti "Se avessi saputo che il libro non era tuo non ti avrei nemmeno permesso di sostenerlo l'esame".

Anonimo ha detto...

Io ne avevo uno di plastica, ed era veramente l'esempio di fancazzismo assoluto, stava tutta la mattinata al bar e lasciava in classe l'assistente che per fortuna era esattamente il contrario. Ho ancora un ricordo molto positivo, quanto ne ho di negativo del professore (famoso scultore di Torino)

PaolaClara ha detto...

Daniele, si, quelli li avrei inclusi in un altro post, perchè non è che ce ne siano pochi di argomenti...
Loretta, meglio di plastica che bambolo gonfiabile... A me è capitato ad un esame di essere mollata lì come una demente senza che nemmeno mi si considerasse: il prof fa la domanda e se ne va, mollandomi con una che manco aveva la mia età senza dire una parola...

Anonimo ha detto...

tutti credo abbiamo avuto insegnanti così, alcuni li credevo davvero inutili e ti facevano scappare la voglia di studiare e quant'altro.

ho incontrato, x fortuna alcuni insegnanti, con la I maiuscola. Che mi hanno spronato, oltre che parlare loro mi hanno ascoltato, mi hanno dato delle cose e delle opportunità che mai avrei avuto occasione di avere in altro modo.

Mi hanno dato fiducia. Oltre che vita. E gliene sono immensamente grato.

buona settimana !

PaolaClara ha detto...

Caro Branzino, premetto che io voglia di studiare non ne ho mai avuta... Per il resto si, ho incontrato persone che hanno saputo insegnarmi molto, umanamente e non, solo che poche di queste persone erano insegnanti. La maestra Marilde, una supplente alle medie di nome Clotilde, un paio di prof alle superiori, Bruno e Stella, uno solo all'università (con cui, però, a parte l'esame, non ho potuto parlare - però l'ho seguito con estrema attenzione).
Ma i più erano distinguibili dalla mancanza di rispetto per le persone che pagavano per imparare da loro, e non poco.

PaolaClara ha detto...

Ecco, magari qualche insegnante d'Italiano... Vabbè, sono stanca...

Anonimo ha detto...

passo per augurarti un bellissimo weekend

pieno di sole, dentro

Anonimo ha detto...

hai proprio ragione!
ne ho conosciuti anche io in proporzioni sconfortanti rispetto a quegli sparuti per i quali invece valeva davvero la pena!
leggendo pennac un pò di fiducia in più mi è venuta...ma penso con ansia al futuro scolastico di mio figlio!!!

Anonimo ha detto...

come faccio a palesarmi?
il commento sopra era il mio!
yu-huuu!!!
c'è nessuno???
mi firmo qui va..
gmai - femme incapable

PaolaClara ha detto...

Gmai,
qui puoi scegliere una identità (sarà per questo che ho scelto questo blog?). Nel tuo caso ti tocca selezionare nome/url e scrivere uno o entrambi, per palesarti...
Aldilà di ciò, pure io avrei una seria preoccupazione, se avessi un bimbo in età scolare.