20.5.07

Distante

Con tutto quello che avrei da chiedere,
da dire, recriminare,
sai cosa mi preme di sapere?
Era il mio nome
quello scritto sulla scrivania
col pennarello blu?
Era proprio il mio o era di un’altra?
Sono stata cieca?
Non ho voluto vedere?
Non ti ho guardato dentro in profondità?
In una sera qualunque
hai pensato proprio a me?
Hai sentito dentro lo stesso vuoto
che anche io sentivo?
Hai desiderato avermi accanto?
Sono sciocca, lo so.
Non è più tempo per le domande,
né per aspettare le risposte,
né per rimpiangere il coraggio che è mancato.
Solo,
in queste sere che vanno verso il freddo,
queste domande mi scaldano
e mi fanno sentire meglio di come sto.
Mi sento sola,
lontana, distante, vuota,
non desiderata.
E quando accade penso a te,
a noi, e al nostro domani inesistente.

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