27.2.07

Clara e l'irritante invisibilità

Clara aveva 13 anni ed era incazzata nera. Non brillava per simpatia quanto per timidezza, sempre che di timidezza possa brillare qualcosa oltre alle gote perennemente arrossate. Era una ragazza sovrappeso, con capelli biondi ed occhi scuri come ce ne sono molte.
Una bionda anonima. Risultava sempre invisibile ai più e ciò la irritava in modo crescente. Più che altro la irritava essere sempre in secondo piano rispetto alle ragazze che frequentava. L'unico posto in cui risaltava era la scuola. Una scuola femminile, dove a tutte le sue compagne interessava più scoprire l'universo maschile che altro.
Clara non studiava mai, ciononostante aveva sempre bei voti e riusciva sempre facilmente nelle quotidiane faccende scolastiche. Nei compiti in classe era la più richiesta per ogni materia e, sinceramente, era uno dei pochi momenti in cui era richiesta. Questo la faceva sentire male e il malessere era cresciuto sino a diventare rabbia.
Clara odiava il mondo intero e voleva vendicarsi. Un giorno, un giorno qualsiasi, decise di lasciar perdere il voodoo, la magia, la cabala e di trovarsi un modo tutto suo di obbligare tutti a guardarla.
Decise di fare la ballerina. Aveva sperimentato il palcoscenico e l'applauso, ne era rimasta folgorata. Sul palco non aveva quella timidezza che la bloccava nel privato, sul palco poteva indossare una maschera e far danzare una Clara diversa, più forte. "In questo modo dovranno vedermi per forza", si disse. E allora cominciò la sua avventura...

Da leggere: "Contraddanza" di Chiara Simonetti
Da vedere: "La leggenda del re pescatore" di Terry Gilliam
Da ascoltare: "A little over zero" di Elisa

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