12.12.07

Up on the catwalk

Tu sei l'amica bella. E se in qualche modo sono stata bella anche io, lo devo a te. Ho imparato i tuoi trucchi ed ho usato i tuoi consigli finchè non ho cominciato a brillare.
Ricordo che ti vedevo sul palco e mi incantavi col sorriso, col tuo saper rendere leggero qualsiasi passo. I tuoi capelli tinti platino, la pelle chiarissima sempre truccata tranne che a lezione, quegli occhi azzurri vivaci e il sorriso. Il modo stridulo che avevi di sgridarmi quando facevo qualcosa che una brava ragazza non deve fare. La tua educazione sentimentale...
Sei l'amica bella, quella che tutti inseguivano e che cercavano di raggiungere tramite me. La diva che si trascinava dietro il cucciolo.
Mi piaceva passare il tempo con te. Al bar a parlare del tuo amore, in giro per Torino a cercare qualche nuovo make up, qualche crema, qualche gel per capelli, strumenti di tortura per piegare ciglia lunghe e curate. A scuola, nascosta al fondo dell'aula per non disturbare la tua immagine allo specchio. I tuoi modi da prima ballerina.
Sei l'amica che volevo con me. A casa, a scuola, in discoteca. Eri una specie di sorella maggiore. Non conta molto se e quanto mi hai delusa.
Mi hai insegnato a fare la donna quando ancora non lo ero, a mantenere un certo decoro, un aspetto invidiabile.
Le ore che ho passato a guardarti truccare quando finivi le tue lezioni e, dopo la doccia, ti preparavi ad accogliere lui che passava dal bar dopo i suoi allenamenti. Il tuo essere donna che diventava bambina tra le sue braccia, la bellezza negli sguardi che vi scambiavate.
Era tutto perfetto.
Quando c'eri tu c'era sempre una festa, casino, rumore, vociare e cantare. Imitare cantanti, stupire con un colpo di scena chiunque ci fosse con noi.
Si viveva in passerella. Sempre al centro di uno show. Questo mi hai insegnato e questo mi manca. Il sapere che lo show lo faccio io.
Non era importante se qualche volta si perdeva un po' di stile. Ognuno di noi ha le sue pecche.
Era divertente sentirsi parte della tua corte. Parte della tua vita. Gli sguardi di un intera discoteca piantati addosso al solo ingresso. Un attimo senza fiato.
Era bello sentire le tue lezioni di comportamento e poi vederti incasinare tutto.
Eri a casa mia, io a casa tua. Alle feste, la tua mascotte. La tua amica giovane e impaziente.
Sei la mia amica bella, quella che vive ancora e sempre su di una passerella. Lo show nel sangue. La vita che pulsa nelle vene. L'assenza di giudizio che ci univa nell'essere sempre sopra le righe.
Se sono diventata donna lo devo anche a te e alla tua frizzante ironia.

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