Questa primavera è bizzarra.
Ci sono attimi di tristezza assoluta, in parte legati alla mancanza di mamma che mi tocca giustamente affrontare. Certe volte penso che avrei voglia di raccontarle cose che poi non sono nemmeno così fondamentali, perché quelle fondamentali le sapeva già tutte. E non è che le cose fondamentali capitino così di frequente, quindi che sarà mai successo da novembre a ora? A parte la stanchezza, il lavoro che mi assorbe molto più del tempo che vorrei, la proposta di un editore a pagamento per il romanzo che è in giro da qualche mese ovviamente rifiutata in attesa di qualche proposta migliore, le cose del mondo che vanno a rotoli...
Più che altro è comunque l'assenza di un qualcosa di simile a una missione o una ragione.
Poi ho momenti in cui c'è un piccolo sole tiepido (che è la mia temperatura) in cui penso che tutto ha un senso e che andrà meglio, sempre meglio. Incontri bizzarri e inaspettati, il romanzo in scrittura che fila liscio e mi piace, gli amici di sempre e quelli nuovi.
E ci sono i sogni, molto strani nel loro essere così diversi dal solito. Coinvolgenti, piacevoli in certi dettagli ma allo stesso tempo inquieti e con strascichi di domande. Ci sono dolcezze, ci sono interrogativi, c'è poesia, c'è amore, c'è impotenza, voglia di cambiamento.
Momenti che si alternano senza darmi tregua mentre tento di sopravvivere all'arrivo della luce.
Ci sono attimi di tristezza assoluta, in parte legati alla mancanza di mamma che mi tocca giustamente affrontare. Certe volte penso che avrei voglia di raccontarle cose che poi non sono nemmeno così fondamentali, perché quelle fondamentali le sapeva già tutte. E non è che le cose fondamentali capitino così di frequente, quindi che sarà mai successo da novembre a ora? A parte la stanchezza, il lavoro che mi assorbe molto più del tempo che vorrei, la proposta di un editore a pagamento per il romanzo che è in giro da qualche mese ovviamente rifiutata in attesa di qualche proposta migliore, le cose del mondo che vanno a rotoli...
Più che altro è comunque l'assenza di un qualcosa di simile a una missione o una ragione.
Poi ho momenti in cui c'è un piccolo sole tiepido (che è la mia temperatura) in cui penso che tutto ha un senso e che andrà meglio, sempre meglio. Incontri bizzarri e inaspettati, il romanzo in scrittura che fila liscio e mi piace, gli amici di sempre e quelli nuovi.
E ci sono i sogni, molto strani nel loro essere così diversi dal solito. Coinvolgenti, piacevoli in certi dettagli ma allo stesso tempo inquieti e con strascichi di domande. Ci sono dolcezze, ci sono interrogativi, c'è poesia, c'è amore, c'è impotenza, voglia di cambiamento.
Momenti che si alternano senza darmi tregua mentre tento di sopravvivere all'arrivo della luce.
4 commenti:
La primavera bizzarra sta passando anche di qui.
E quando hai voglia di raccontare banalità di vita quotidiana, a me fa piacere ascoltarle... Un abbraccio
intanto io ho innaugurato la primavera con un nuovo quadro :)
che poi qui fa ancora freddo freddo...
Ah, Grilloz, dipingere... mi manca ma non ne ho la forza dovendo scrivere ancora per finire il famigerato romanzo...
Monica, grazie della disponibilità. Magari sentir parlare degli asciugArmani non è proprio ilmassimo della vita, ma se ci fosse qualcosa di più utile da raccontare sarai certo presa in considerazione... <3
io però non scrivo...quindi siamo pari ;-)
Posta un commento