1.5.13

In battere e levare

Alla lunga, ballando, si imparano cose interessanti su se stessi, sul mondo e si sviluppa una specie di filosofia personale. Una delle mie teorie è legata al rapporto di alcuni tipi di danza col terreno,e col territorio.
Mettiamo la danza classica, che io definisco una danza di tipo "intellettuale", costruita sul dominio della mente sul corpo. La danza classica è tesa verso l'alto, verso la leggerezza, il più lontano possibile dal suolo anche quando si rotola sul pavimento.
Mettiamo il Flamenco. Ha i suoi codici, ma è e resta una danza di tipo "culturale". Legata al territorio, al popolo e alla sua cultura. Il Flamenco è una danza in cui il terreno è fondamentale. Si pesta, si schiaccia, si usa. Fa parte della danza. Il popolo è legato alla sua terra, al suolo.
Il minuetto, tutto inchini e passaggi in punta di piedi. Altra espressione intellettuale, altro ballo legato all'aria.
La danza afro, tutto terreno, il corpo piegato verso il suolo.
Il rock, si salta e si schizza verso l'alto per ribellarsi alla regola della società. Si alzano le gambe, le gonne volano.
Le danze popolari, tutte a ginocchia piegate, come la danza Indiana.
Unica eccezione a mio parere è il Tango, un misto di terreno e di aria. Si scivola, si usa, si preme. Il legame col terreno si sente, ma c'è nel Tango qualcosa di più. Qualcosa di cerebrale, di non solo passionale. Una danza intellettuale con radici profonde. Una musica triste e potente. Corpi tesi e movimenti fluidi. Una fiducia totale.
Questo, insieme ad altro, mi fa tornare al discorso sul grattacielo e sul fatto che in qualche modo sia espressione di dominio del denaro sul territorio e sulla cultura. La cultura che sta sul terreno e che usa le radici per mantenere i suoi legami...
Lo so, ogni tanto scado nel nonsense, o almeno può sembrare. Ma...

5 commenti:

Fata ha detto...

Bella quast'analisi della danza!!!
In effetti, tutte le danze diciamo "tribali" (anche quelle degli aborigeni, ad esempio, la haka, quelle degli indios o degli indiani del nord America) sono danze di terra... istintuali... legate alle radici, alla sensualità, ai primordi...

monicabionda ha detto...

tante analisi interessanti. Il mio rapporto con il tango è stato spiacevole e troppo scoperto, quindi non riesco ad essere lucida sulla sua parte intellettuale e mentale, mentre ne comprendo appieno la parte istintiva. Non so, mi dà l'idea di un "vorrei ma non posso" (vorrei essere più elevato, ma rimango una danza carnale - perdona la parola un po' cruda). Credo che molto dipenda dall'aver vissuto male il mio - unico - corso di tango.
La tua analisi mi piace molto, comunque

monicabionda ha detto...

Grattacielo che è espressione del potere: ci sono molte evidenze sociali di potere... a volte pensiamo di essere una cultura evoluta, e poi scadiamo in queste manifestazioni esteriori della nostra importanza - reale o percepita...

PaolaClara ha detto...

La passione, si sa, porta a considerazioni di ogni tipo. Quelle sulla danza e su ciò che mi ha lasciato dentro negli anni sono continue e profonde come un fiume sotterraneo. Ogni cosa, in me, pare legata alla danza (o al ritmo, o a un'armonia e un equilibrio costantemente ricercato).
Io quel grattacielo, comunque, continuo a trovarlo alieno. Non è da Torino, non è da città della cultura e noi non siamo città del denaro e del potere. A cosa ci serva tale sfoggio non lo capirò mai.

TOMETOO... ha detto...

interessanti considerazioni sul ballo!
il grattacielo m'è sempre stato sul culo.