Proprio non gli va giù.
Pensava fosse amore, una cosa travolgente come le grida di Lady Giuliva nelle fredde notti (e nei tiepidi giorni) dell'inverno passato. Invece, come una impavida spia dal cuore gelido, lei fingeva orgasmi spaziali e godimenti oltre misura. E ora gode altrove.
Sì, perché qui è raro che si sentano ancora quei gorgheggi. Sarà che finalmente si è accorta che ha dei vicini udenti, sarà che ora che ha iniziato a lavorare (ma un lavoro serio, non quello di prima) è più stanca, sarà che si fatica troppo a fingere ad Agosto... Sarà quel che sarà (dicevano a Sanremo), del loro amore non c'è traccia se non dallo scampanellare del citofono a ore impossibili. Le loro ore, quelle che facevano insieme.
Joey non ce la fa. La cerca in continuazione. Di notte, soprattutto. O all'alba, in cerca di un rifugio sicuro lontano dal sole. I capelli lunghi al vento, braccia scoperte e bicicletta, il povero Joey sedotto e abbandonato non si dà tregua. E mi dispiace per lui, che non ha capito.
Intanto Giuliva se la gode ancora, con uno nuovo. L'amico dai capelli corti. Quello di cui parla in modo indecente a chi la conosce, quello che la fa stare bene. Per ora. Capire se si tratta di Aaahntonio o di un nuovo mohicano è dura. Storie di sguardi lanciati come casuali a ogni incontro, ché fissare il prossimo non va bene e nemmeno guardare dallo spioncino, tantopiù ora che han cambiato la location dell'amore. Forse anche a causa del caldo infernale delle mansarde prive di aria condizionata.
Lei, Giuliva, ama il salame. In ogni accezione, dall'alimentare all'umano passando per il più ovvio anatomico. E il povero Trivella salame un po' lo è. Perché ci ha creduto, nonostante l'aspetto da duro.
Non è uomo da non chiedere mai, e come tutti quelli che fanno dell'aspetto da duri la propria corazza è andato a cascare proprio con una che sembra un fragile germoglio di donna. Invece...
Mai come in questi casi, l'apparenza inganna.
Il guaio è che a me lui fa tenerezza, mi ricorda i duri dei miei tempi. Quelli che anziché scampanellare alle cinque del mattino con fare insistente, almeno ti gridavano qualche insulto da sotto alla finestra e cercavano di vederti in faccia per tentare uno sputo. Perché lei ha cambiato orario, lavoro, fidanzato e se aspetta ancora un po' a dirle cosa pensa di lei, lei avrà già cambiato casa.
Ma noi no...
Pensava fosse amore, una cosa travolgente come le grida di Lady Giuliva nelle fredde notti (e nei tiepidi giorni) dell'inverno passato. Invece, come una impavida spia dal cuore gelido, lei fingeva orgasmi spaziali e godimenti oltre misura. E ora gode altrove.
Sì, perché qui è raro che si sentano ancora quei gorgheggi. Sarà che finalmente si è accorta che ha dei vicini udenti, sarà che ora che ha iniziato a lavorare (ma un lavoro serio, non quello di prima) è più stanca, sarà che si fatica troppo a fingere ad Agosto... Sarà quel che sarà (dicevano a Sanremo), del loro amore non c'è traccia se non dallo scampanellare del citofono a ore impossibili. Le loro ore, quelle che facevano insieme.
Joey non ce la fa. La cerca in continuazione. Di notte, soprattutto. O all'alba, in cerca di un rifugio sicuro lontano dal sole. I capelli lunghi al vento, braccia scoperte e bicicletta, il povero Joey sedotto e abbandonato non si dà tregua. E mi dispiace per lui, che non ha capito.
Intanto Giuliva se la gode ancora, con uno nuovo. L'amico dai capelli corti. Quello di cui parla in modo indecente a chi la conosce, quello che la fa stare bene. Per ora. Capire se si tratta di Aaahntonio o di un nuovo mohicano è dura. Storie di sguardi lanciati come casuali a ogni incontro, ché fissare il prossimo non va bene e nemmeno guardare dallo spioncino, tantopiù ora che han cambiato la location dell'amore. Forse anche a causa del caldo infernale delle mansarde prive di aria condizionata.
Lei, Giuliva, ama il salame. In ogni accezione, dall'alimentare all'umano passando per il più ovvio anatomico. E il povero Trivella salame un po' lo è. Perché ci ha creduto, nonostante l'aspetto da duro.
Non è uomo da non chiedere mai, e come tutti quelli che fanno dell'aspetto da duri la propria corazza è andato a cascare proprio con una che sembra un fragile germoglio di donna. Invece...
Mai come in questi casi, l'apparenza inganna.
Il guaio è che a me lui fa tenerezza, mi ricorda i duri dei miei tempi. Quelli che anziché scampanellare alle cinque del mattino con fare insistente, almeno ti gridavano qualche insulto da sotto alla finestra e cercavano di vederti in faccia per tentare uno sputo. Perché lei ha cambiato orario, lavoro, fidanzato e se aspetta ancora un po' a dirle cosa pensa di lei, lei avrà già cambiato casa.
Ma noi no...