14.3.23

Una favola senza senso

 C'era una volta un re senza memoria che governava una terra senza tempo dove tutto si confondeva e niente se ne andava via davvero.


Egli aveva sposato una regina senza vergogna che non faceva che mentire a se stessa e agli altri per nascondere le sue paure.

Dalla finestra del castello senza torri, la principessa senza sorriso sognava di vedere un mondo senza guerra e senza morti. Ma sapeva che era solo utopia. 

C'era un principe senza un regno che cercava di trovare un senso alla sua delusione e uno stregone senza più poteri che ripeteva invano i suoi incantesimi nella speranza di tornare nel suo mondo.

E una donna senza testa che inventava parole nuove senza saperlo, e due sorelle senza un'anima che sognavano di avere ancora la loro servitù. 

Sul campo di battaglia un cavaliere senza un braccio scendeva da cavallo a raccogliere i suoi pezzi, mentre un erede senza colpe cresceva in un mondo di mostri. 

E un uomo buono lavorava senza sosta per amore dei suoi cari mentre il mondo intorno sembrava esplodere. E una veggente senza una sfera magica che interrogava oracoli per scoprire il proprio destino, e una dama senza cuore che osservava questo mondo come non ne avesse mai fatto parte. 

E alla fine di questa storia c'era una sirena senza più marinai da sedurre che nuotava in un mare senza confini e una nave senza motori né vele partiva da questa terra senza nome per un viaggio senza ritorno.