29.4.13

Collezione di orchidee

La casa sembra ormai una serra, ma non mi dispiace. Certo, sembra anche uno zoo e anche questo non mi dispiace; poi sembra il far west dei peli, ma devo farci il callo. Però ho una luce che fa paura e posso dipingere alla luce naturale, ho una vista spettacolare dalla collina ai monti (passando per il dannato grattacielo), ho la pioggia sul tetto e il letto sotto alle stelle. E questo mi rende felice.
Ho perso la poesia, per ora.
Ma ho i colori e delle parole, ancora nuove, ancora migliori. E una storia nuova con cui giocare. Che mi porterà a studiare per comprendere come gestirla. Ma mi piace. E' mia.
L'autoritratto ha colori nuovi e diversi.
Tutto si muove.
Tranne i giudizi del torneo che procedono lenti, noiosi, svogliati. Forse sono stufa di aspettare, ma lo devo fare. Aspettare risultati come aspetto i nuovi germogli nelle orchidee sfiorite.
Prima o poi un risultato arriverà.

4 commenti:

easy runner ha detto...

Aaaah le orchidee...non mi parlare di quegli scheletrini rinsecchiti.
Un orgoglio portarle a casa in piena fioritura, sì sì.
Poi, dopo l'exploit, stanno lì per mesi a mettere in mostra le anoressiche gambette.
Meglio un grusone allora, il pluridecorato cuscino della suocera, almeno si rende utile.

Easy bye-bye ;))

PaolaClara ha detto...

Buona festa...

Fata ha detto...

:-D

monicabionda ha detto...

bello questo fermento.. io mi lascio agitare invece dal cambiamento e fatico ad affrontarlo.