11.5.18

O tutto o niente, si va al Pole Theatre...

Eccomi,
avevo detto che quest'anno non avrei gareggiato: troppe cose da sistemare in generale nella vita di ogni giorno per mettermi a pensare a coreografie, costumi e simili. L'urgenza di risolvere, prima che sia tardi.

Nel bel mezzo della ristrutturazione della mia vita mi lascio convincere dalle P.I.C. (partners in crime) e invio un video per partecipare a una gara internazionale di pole. All'ultimo momento, poco convinta, maledicendole via WhatsApp nel frattempo.

Ora non voglio fare "quella che si trova lì per caso", come mi viene rimproverato a volte quando adotto un low profile troppo low. Il video mandato è quello dell'ultimo saggio, semi improvvisato - e dalle mie faccette, a conoscermi, si vede - ripreso dall'I-Phone di Antonella in un "bad angle" assoluto (l'inquadratura che rende meno, quasi di lato e un po' di sguincio) e con la musica un po' così. La descrizione di quello che avrei ballato alla gara buttata giù senza grandi particolari.
Via.
Non solo sicura di non entrare in gara, ma anche certa di fare una figura tremenda con le due star australiane che avrebbero fatto la selezione. Invece, anche se non ho ancora letto la mia valutazione, mi hanno presa. No, non posso dire che non so perché. Qualcosa di me l'ho imparata e lo so che sono io a non essere mai soddisfatta di me e che invece agli altri piaccio anche così.
Magari non da vincere una gara, magari non da costruirci una carriera a quasi cinquant'anni, magari giusto perché faccio un paio di cose più di un'altra - e mille meno, anche, ma ho deciso di concentrarmi su quello che ho e non più su quello che manca - o semplicemente perché ho la faccia simpatica; però piaccio. E quindi tiè, vado al Pole Theatre Italy.




Superata la selezione mi tocca pensare davvero alla coreografia, ai costumi, al trucco e agli effetti speciali... Mi tocca concentrarmi per un mese e mezzo, mentre faccio mille altre cose, mentre disfo e ricostruisco la mia vita, mentre partecipo all'organizzazione (e alla pulizia dei pali) di Exotic Moon, preparo il saggio e cerco casa, mentre lavoro e vado a lezione, mentre impazzisco dietro a faccende burocratiche tipo ottenere la nuova carta d'identità elettronica in meno di tre mesi...

E tremo al pensiero di Shimmy che guarda il mio video del saggio e mi vede fare quelle facce, e al pensiero di Anna Nikulina che farà da giudice... E mi sento orgogliosa di me e allo stesso tempo una cretina - perché sì - e probabilmente sarò in questa nuvoletta ancora per un po'.
Confusa.
Perché quattro anni fa, quando ho iniziato, ho visto un video di Shimmy (questo) e mi sono innamorata; perché al mio primo Exotic Moon ho visto ballare dal vivo la Nikulina (qui) e ho pensato che fosse aliena, perché ogni giorno vedo persone normali fare cose eccezionali in questo sport e far parte di loro, in qualche modo, mi fa sentire speciale. Perché sono quattro anni che ho una serie immensa di "sorelle" che adoro. Perché perfino da Modena, appena sono usciti i nomi, mi sono arrivati messaggi pieni di cuoricini e di complimenti. Perché questa piccola e strabiliante avventura la vivrò con Valentina, Maria, Stella e con Alessia e Giulia di Modena. E le mie P.I.C. del cuore, e tutte le girls della scuola, e Natalya - che ringrazio sempre e sempre di più - che mi osserva lavorare e mi lascia fare, immagino soddisfatta.
Intanto oggi so' disfatta io...