5.2.13

Nebbia, sogni, futuro e altre puttanate...

Certe volte il sole sembra scomparire alla vista e solo un sottile velo di grigio avvolge il cielo della città. Eppure questa è una città viva. Anche nel suo cielo opaco delle giornate di afa o di umidità. Qui la collina ha luci e colori, che si apprezzano di più dopo le giornate meno luminose.
Ricordo che tornando a casa in auto dalla casa di mia madre, spersa nella campagna, non potevo non restare come ipnotizzata dalla collina. Dalle sue luci artificiali, il profilo che si staglia nell'oscurità circostante, luoghi conosciuti un tempo, quando ci vivevo, e ancora rintracciati a memoria tra i mille e più contorni di coste e boscaglia.
Soprattutto il faro, quello al parco della Rimembranza, in cima alla collina dove abitavo. Il suo passaggio accompagnava le mie notti insonni, in attesa di fantasmi che mi quietassero l'anima parlandomi in silenzio. Ero piccola, allora, e non conoscevo molto della vita ma amavo l'idea della morte. Un riposo e un'assenza di dolore che ancora adesso mi affascina, anche se mi sento condannata alla vita. Perché io sia così non lo so.
Come la parola futuro, che per me non ha mai avuto un gran senso, se non quando era legata a un sogno. Perché senza un sogno non c'è futuro e a volte i sogni svaniscono. Non senza un motivo, certo. Ma svaniscono. E a quel punto si resta senza un futuro, si dovrebbe ricostruire un sogno, ma non sempre è così facile.
Ecco, se in certi giorni la nebbia mi avvolge più del solito riesco a percepire questa assenza di futuro e mi lascia sgomenta. Non più inerte davanti allo svolgersi assurdo della vita, ma raggelata dal significato profondo di una parola di cui non mi importava nulla. Non vedere luce al di là del velo è terribile.
Come essere già morti.
Solo che ancora si soffre e si sente il gelo. La mancanza di sogni è l'inferno vero e proprio.
Se anche ho sempre amato l'autunno, i suoi colori e la malinconia degli alberi spogli ogni giorno di più, oggi spero che presto arrivi un sole tiepido e che con lui ritorni il sogno, il sorriso e il futuro che non ho mai desiderato.
O finirò per confondermi nella nebbia...

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