1.6.11

Piccoli brividi di paura... in bianco e nero

Uno:
Ero piccola e avrei dovuto essere a letto da tempo. Eravamo in collina, a casa dei nonni. Mentre loro guardavano la tv, un malinconico bianco e nero, sono uscita dal mio letto e mi sono andata a infilare sotto a un mobile per sbirciare di nascosto il programma che stavano guardando. Così ho visto "The Canterville Ghost" per la prima volta. E mi è piaciuto anche se ho faticato a non farmi sentire nei momenti peggiori...
Due:
Sempre in collina, verso i nove anni, ero riuscita a strappare alla nonna Mity il permesso di vedere un film a casa di una mia amica che stava nella villa al fondo della via. Dopo cena ci vediamo "Frankenstein" in una sera d'estate tranquilla e senza rumori. Poi torno a casa a piedi, da sola. Faccio in tempo a uscire dal cancello della mia amica che un lampo illumina il cielo e la luce in strada sparisce. Si alza il vento, è buio, volano pipistrelli e io sono l'unica in giro per quelle strade. Ho corso tanto quanto non avevo mai corso prima. Meraviglioso.
Tre:
Un anno dopo, sempre lì. Mamma a cena fuori, nonni mancati tra la primavera e l'estate in rapida successione. Sono sola a casa, intorno a me il giardino ondeggia al vento, scuro. Appollaiata sul divano giallo oro guardo "La cosa da un altro mondo" (versione degli anni '50 in bianco e nero di un film poi ripreso negli '80 con evidenti modifiche) finché il freddo non si fa sentire e scopro di avere paura di andare a chiudere la porta finestra che dà sul terrazzo e sul giardino. Mi resta in mente la scena della mano dell'alieno chiusa nella porta della stazione in Alaska e quella sensazione di claustrofobia...
Dopo:
Più avanti solo Nightmare on Elm Street (il primo uscito negli '80, meraviglioso) mi è rimasto così in mente, poi anche La Cosa (il remake), Il seme della follia e Il signore del male. Sono i miei punti di riferimento. Non ho mai amato lo splatter, pur avendo visto squali, piranhas, coccodrilli, mostri, pazzi proprietari di hotel sulla palude, pazzi travestiti da vecchietta, zombi, lupi mannari, vampiri, e tutti i simili sul pianeta. Mi son fermata ai vampiri, principalmente. Mi hanno sempre attratta più di ogni altro mostro. Non per paura, per amore della notte, del sangue, della sensualità di un morso sul collo e il potere della morte sulla vita e della vita sulla morte.
Gli altri rianimati non mi dicono molto. Mettono tristezza, più che altro. Soprattutto quando, come quelli di Romero, sono redivivi che vanno al centro commerciale o che puoi distrarre con i fuochi d'artificio... Mi ricordano troppo quelli vivi che vedo tutti i giorni...

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