13.6.11

Incipit n°123.456.789...

La terra nel vicolo era bagnata come se avesse piovuto.
Sfortunatamente non era possibile che piovesse, non a Volut I. Pochi tra gli abitanti del luogo si ricordavano della pioggia e tra loro i più ricordavano solo le piogge radioattive degli ultimi tempi all'aperto. La prima città sotterranea dopo l'ultima guerra era nata da quasi cinquant'anni e coloro che a quel tempo erano adulti oramai erano deceduti, come previsto dalla legge. Nessuno che non fosse autosufficiente poteva vivere laggiù.
Killer Sam camminava al centro del vicolo scarsamente illuminato. Lei e i suoi compagni avevano prima ridotto il numero delle lampade, poi distrutto le telecamere della polizia. In quel vicolo, come in molti altri, si poteva transitare senza pericolo anche in gruppo.
Dietro di lei Fast Jimmy e Little Sue procedevano con altrettanta cautela, attenti a non calpestare le blatte che in quell'oscurità si riunivano e scorrevano come un fiume iridescente. Jimmy era riuscito a chiuderne più di una decina nel sacchetto, deciso a portarli a sua madre per aumentare le portate a cena. Il governo forniva troppo poco per sfamare e nutrire tutta la popolazione rinchiusa laggiù in attesa di un segnale dall'esterno che la vita poteva ricominciare. Intanto sfornava una regola dietro l'altra affinché il numero degli abitanti non aumentasse e i residenti non alzassero troppo la testa.
Le nuove generazioni, un unico figlio selezionato geneticamente per ogni coppia autorizzata dal Culto, avevano la tendenza a disobbedire e sempre più spesso alla polizia era toccato arrestare i giovani ribelli. Alcuni erano stati condannati ai lavori nelle nuove gallerie, altri semplicemente condannati e lasciati a morire nei livelli più vicini alla superficie.
Il destino di Sweet Lee, amico di Sam, Jimmy e Sue - oltre che membro del loro raggruppamento di ribelli - non era ancora deciso. Lee era stato arrestato pochi giorni prima, colto in flagrante mentre era appartato con una spia del Governo. Nel loro mondo, come era stato un tempo, il Culto proibiva qualsiasi rapporto tra i due sessi che non fosse amicizia o collaborazione sul lavoro. Da quando si erano rifugiati nel sottosuolo il culto aveva stretto la morsa sulla naturale tendenza dei giovani a ribellarsi a questo tipo di regole e una sorta di corte marziale trattava i trasgressori come traditori. Da qualche tempo si erano aggiunte ai giochi le spie, che si infiltravano tra i giovani e ne denunciavano ogni trasgressione oppure li portavano dritti dritti all'arresto come era successo a Sweet Lee.
Killer Sam teneva una mano sull'impugnatura del suo pugnale, al fianco destro. Non si poteva mai sapere cosa aspettasse dietro a una curva. Tra di loro, tra i vari gruppi, c'era una specie di patto. Nessuna aggressione. Ma agenti del Governo di pattutglia non avrebbero esitato a colpire un gruppetto di ragazzi prima di chiedere loro i documenti, o anche senza farlo. In fondo una delle regole era di non formare gruppi.

- 2191: Rebels -

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