18.5.10

Uffa

In questa primavera bizzarra ho perso un'ora di sonno a notte. Da Marzo dormo più o meno 5 ore al giorno. Risultato è che l'umore è particolarmente instabile, sono sempre sull'orlo del pianto, quando non scoppio in lacrime per una cazzata qualsiasi (tipo un libro al profumo di pane, burro e zucchero che non ho più e che vorrei tenere ancora in mano).
Non riesco a concentrarmi sulle cose che devo fare, oltre al lavoro. Beh, a parte qualche piccolo particolare il mio lavoro non necessita di una gran concentrazione. Insomma, la parte manuale sarebbe in grado di farla anche un carciofo con un minimo di delicatezza nelle mani.
Ma non riesco a scrivere e nemmeno a seguire i blog delle persone che prima seguivo giornalmente. Mi metto lì e le idee tardano a scorrere. Di solito è molto più semplice. Apro la pagina e le parole vengono da sole, quasi sempre con una loro musicalità che non necessita grossi rimaneggiamenti. Ora che, intorno alle 60mila parole del romanzo nuovo (fanta-thriller-gothic), anche se ho un'idea precisa di come devo proseguire, alcuni dettagli stentano a prendere forma. Purtroppo sono particolari che non posso evitare di spiegare in questo punto, non posso non inserirli.
Allora leggo, o perdo tempo, o guardo la tv, o faccio solitari e partite a Mahjong, che non è il modo in cui vorrei passare il tempo.
Un torneo letterario cui ho partecipato mi ha vista esclusa dopo un paio di mesi. Non che io me la sia presa, sapevo di aver mandato una serie di racconti con qualche difetto e che i primi due (quelli che venivano giudicati nella prima fase del torneo) erano molto diversi tra loro, quindi non rendevano l'idea dello stile e della linea narrativa dell'intera raccolta. Errore mio, lo so. Ma è stata un'esperienza costruttiva (e lo sarà ancora di più quando saprò i giudizi che riguardano il mio lavoro), soprattuttonperché ho avuto modo di leggere brani di altre 12 persone che amano scrivere come me e di capire cosa c'è in giro.
Vorrei ringiovanire, ma questo non si può fare. Non tanto per motivi estetici (alla fine contiuo a dimostrare una decina d'anni meno di quelli che ho), quanto per come mi sento a volte.
Sono stanca. Non dormire non mi aiuta, lavorare in un sotterraneo nemmeno, soprattutto mi manca una parte dl mio mondo onirico, che mancando il sonno è spiacevolmente ridotto e di nuovo molto pulp. Vedasi il tentato omicidio in doccia da parte di un vecchietto sessualmente eccitato nei confronti della sua giovane e bella amante (che per fortuna non ero io, che avrei vomitato all'idea di un amante vecchio più che all'idea di esserne uccisa), con spargimento di sangue misto acqua per ogni dove... - in caso vi interessasse, qualche post più in là lo trovate, insieme ad altre cose rosse.
Ora, mentre in tv danno un film di fantascienza del 1973 con Yul Brinner, che non ho mai visto, ma i cui ho sentito parlare più e più volte, sto qui a domandarmi a che ora voglio spegnere questo portatilino bianco. Sbadiglio, ma è uan finta. Se andassi a letto adesso non dormirei che mezz'ora.
Sperando che questa insonnia primaverile, che mi tocca ogni anno, finisca al più presto (possibilmente prima dell'arrivo dell'estate, anche se sembra un controsenso), mi dedico a perdere amabilmente il mio tempo...

3 commenti:

Grilloz ha detto...

meno male che mi hai ricordato che e' primavera...
beh, le giornate lunghissime del nord non aiutano il sonno, ma aiuterebbero l'umore se il cielo non fosse costantemente grigio...

Grilloz ha detto...

P.S. non ricordo piu' qual'e' il film con Yul Brinner di cui parli...credo di averlo visto, ma taaaaanto tempo fa...

PaolaClara ha detto...

Non è che qui il tempo sia granché. C'è sole un giorno a settimana. Per il resto mi sa che siamo messi più o meno uguale.
Il film era "Il mondo dei robot" e non è una gran novità. Quello dove Yul fa il pistolero robot che impazzisce...