8.3.12

Ho perso qualcosa...

In questo periodo mi capita di osservare le mie foto di bambina e non riconoscerle come mie. Non è tanto una questione di aspetto, quello non mente e non è mai cambiato così tanto da non ritrovarmici. Quello che non mi torna è una incongruenza di vissuto, come se la bambina delle foto fosse una me stessa di un'altra dimensione. Io non mi ricordo di me come di una bimba felice. Ho una buona memoria delle cose della mia vita e so che nella mia infanzia non ci sono turbamenti tali da rendermela tanto orribile. A meno che io non abbia rimosso.

Ho giocato, ho riso, certe volte sono anche stata una ragazzina simpatica (insomma, certe amiche non me le sarei portate avanti fino ad ora senza un minimo di qualità), ho fatto la scema, ho cantato, ballato il rock acrobatico in salotto e fatto cose che voi umani...
Ma sono anche stata una bimba solitaria, arrabbiata, triste, a volte violenta. Mi son posta domande e data risposte su temi insoliti per la mia età. Non ho mai pensato che vivere fosse bello. Anzi.
A dieci anni ho detto a mia nonna che l'appena defunto nonno stava certo meglio di noi e che era fortunato. E lo pensavo, pur non avendo ascoltato discorsi sulla morte da parte di adulti fino a quel momento. A dodici ero convinta che non avrei mai avuto figli (e non ho cambiato idea), a venti pensavo che dare la vita fosse uno scherzo di cattivo gusto. A trenta ho cominciato a pensare che la vita fosse troppo lunga.
Non che io voglia morire, ma nemmeno vivere in eterno.
Quello che mi turba, comunque, è che nonostante io sia stata amata e non abbia vissuto tragedie nella mia infanzia, ogni qualvolta si parla di quell'epoca ho un rifiuto che mi impedisce di pensare in modo libero.
Quando mi si parla di infanzia come di un periodo magico, di un momento in cui tutto è stupefacente; quando mi si chiede di tornare là con la mente, di trovare qualcosa che ho dimenticato... mi si chiude tutto, mi arrabbio e mi viene su un vaffa che non dico per educazione e perché almeno quando il limite è mio me ne accorgo ancora. Comincio a pensare di aver davvero rimosso qualcosa.
Qualcosa che oggi mi pesa. Perché non so cosa sia e ho voglia di andare avanti, di fare un passo più in là.
Se non fosse che ho dei bei dubbi riguardo all'inosi regressiva...

2 commenti:

monicabionda ha detto...

Uh. Messa così non sembra "facile"...

PaolaClara ha detto...

Forse nemmeno fondamentale, ma mi sono stufata di "impazzire" ogni volta che torno là... Insomma, ho voglia di sentirmi più libera anche da me stessa.