15.4.09

Ambulanze e considerazioni

Capita, per le strade dell'interno del continente India, di incrociare questo:


E di domandarsi parecchie cose, anche quando si hanno 10 anni.
Ho già detto del modo indiano di guidare, delle strade complicate, poco sicure. Non illuminate, strette, piene di animali, di carretti, di biciclette. Con le pietre a fare da triangolo per avvertire di un incidente poco avanti. Coi cadaveri lasciati in vista, a volte.
Eppure, nonostante tutto, quando si è lì tutto sembra quasi normale. Naturale.
Certe volte mi piacerebbe avere il carattere giusto per tornare anno dopo anno e rivivere quella sensazione di casa che ho sentito l'ultima volta. Ma questo carattere non ce l'ho.
E la sensazione che ho avuto, chiara, era che avrei dovuto cominciare a sentirmi a casa anche qui, dove di naturale c'è poco. Dove tutto è artefatto, contraffatto, illusorio. Dove conta l'apparenza più dell'essenza delle cose, dove conta più una firma di ciò che è firmato.
Piano, molto piano, ce la sto facendo.
Sto costruendo casa...

3 commenti:

causaedeffetto ha detto...

L'illusione di una firma, quella fatta con il sangue dei proprio sogni per restare solo un nome, ma che tante volte nemmeno ci appartiene..siamo un'illusione, una nota stonata eppure cerchiamo la melodia giusta per restar noi stessi..anche in un piccolo mondo che ci vorrebbe uguali, docili, costruiti, a immaginare, a sperare..senza gridare mai, nè per rabbia, nè per delusione..eppure in un nome c'è più di una firma, c'è una storia..la nostra..forse tornare suoi propri passi servirebbe..e non so se sia il coraggio a mancare..forse la paura di non riprovare la stessa emozione..

Antonio from Italy ha detto...

Ho un vicino di casa indiano, il quale una volta ha osato dire che finalmente tornavo a casa in un paese civile, dopo che ero stato in vacanza in Irlanda... da che pulpito!

PaolaClara ha detto...

Causaeffetto , è proprio il carattere. Io detesto viaggiare. Odio gli spostamenti, il cambio di clima, di abitudini,le valigie, gli alberghi, visitare i posti fisicamente. Se vengo trascinata lo faccio, altrimenti io me ne sto a casa molto più volentieri. Però in India ci son stata 3 volte e lì, davvero, mi sembra di essere a casa. In un posto in cui il ritmo delle cose è più vero.
Antonio , io credo che l'India abbia molti difetti, sono sotto agli occhi di tutti, ma è un posto vero. Crudo, vivo, naturale. Anche se io, ovviamente, lo vedo dal mio piedistallo occidentale. Perché non devo viverci. Proprio per quel carattere che mi manca.