16.3.09

Copertina o titolo?

That is the question!
Che cosa ci spinge davvero a comprare un libro piuttosto che un altro? Sempre a patto che non sia uno di quei libri che uno acquista in ogni caso: quelli dello scrittore preferito, quelli che riguardano un certo argomento...
Come sempre esistono le due scuole. C'è chi dice copertina e chi dice titolo.
Io propendo per la prima. Non che il titolo non mi prenda, ma è per una copertina azzeccata che io vedo un libro tra decine. Dò uno sguardo in generale e lì dove l'occhio si ferma soddisfatto io comincio a lottare con l'impulso di acquistare.
Sarà questione di un eccessivo senso estetico? Sono terribilmente attratta dal bello, quindi un bell'insieme di colori, una bella immagine, un disegno particolarmente riuscito mi trascinano letteralmente fino al libro.
Poi guardo il titolo, ma per un momento solo. Passo a guardare la quarta di copertina, o l'interno, per capire se la storia che si racconta può interessarmi. Salto a piè pari le critiche entusiastiche riportate a casaccio. Non mi interessa sapere che un certo personaggio abbia eletto il libro che ho in mano a libro dell'anno. Non mi interessa sapere chi ha fatto la prefazione. Di solito le salto, a meno che non siano dell'autore stesso. Al massimo leggo le note sull'autore, per capire che altri titoli ha al suo attivo e vedere se ne conosco qualcuno.
C'è da dire che io leggo esclusivamente romanzi, più che altro thriller, horror e fantasy. Poi cerco di leggere un po' di tutto, italiani e stranieri. Ma sono difficile.
Non faccio caso ai premi vinti da un libro. Alcuni di quelli li ho mollati lì a metà, proprio non ce la facevo. Sarà che mi piace la filosofia dello "scrivi come mangi", della parola semplice e quotidiana. Gli esercizi di scrittura non li amo. Amo chi sa raccontare qualcosa in cui posso riconoscermi e dire: "anche io l'avrei descritto così".
Tra le varie cose che possono portarmi a un libro piuttosto che a un altro ci sono le presentazioni ascoltate alla radio, con intervista all'autore. Se riesce a farmi concentrare sull'argomento è probabile che io vada in libreria a cercare il libro. Non è poi detto che io lo compri, ma almeno vado a vedere che libro è.
In ogni modo, visto che agli autori non è dato di decidere riguardo alle copertine nella maggiorparte dei casi, alla fine è la storia che raccontano che mi interessa...

7 commenti:

Anonimo ha detto...

a me frega solo il passaparola..
:)

Anonimo ha detto...

dipende dai momenti sul contenuto, nel senso che leggo un po' di tutto. Ma per scegliere il libro di solito lo prendo, lo sfoglio a caso leggo qualche frase quà e là, li rigiro tra le mani e poi se mi chiama lui lo compro.

PaolaClara ha detto...

Gap , per me il passaparola ha funzionato solo col Signore degli anelli...
Branzino , io non riesco ad aprire un libro che non sia mio o di qualcuno che l'ha già aperto. Non per una strana malattia mentale, ma perché mi chiamano già da prima, quasi sempre...

Anonimo ha detto...

secondo me il libro perfetto ha sia il titolo accattivante che una copertina intrigante..ma non sempre è così

io adoro i thriller storici..

PaolaClara ha detto...

Io più i thriller attuali, o con risvolti para che parapsicologici. Come quelli di John Connolly (Gente che uccide, Il ciclo delle stagioni, Palude, Tutto ciò che muore etc.) Anche nei film.

Anonimo ha detto...

Appartengo decisamente alla tua scuola di pensiero: mi attira la copertina, quindi leggo anche il titolo -ma a quel punto in genere il libro ce l'ho già quasi in mano- e mi fiondo a leggere la quarta di copertina per confermare la prima impressione!

PaolaClara ha detto...

Meno male che esisti!