19.5.07

Il mio dolore

Quando pensavi a me, pensavi al mio dolore, lo sentivi. Pensavi alla mia vita, alle cose che mi hanno accompagnata. Ma io non ero solo dolore, non lo sono. Certo mi ha tenuto molta compagnia nella mia vita, ma non ha vinto lui.
Sono sopravvissuta. E sono forte.
Forse il dolore è il modo che ho assunto per farmi sentire, ma è una parte talmente piccola della mia vita... Forse il mio desiderio di essere fuori da ogni schema mi ha spinta a spiegare il dolore meglio di quanto io spieghi la felicità. E mi dispiace che tu abbia sentito solo quello, o che con il dolore tu identificassi me.
Sono stata la tua principessa da salvare, sono stata il tuo specchio, ma non sono il dolore.
Io sono milioni di altre cose, di sfumature, di colori accesi, di emozioni, di serenità, di sensazioni. Vedere solo quell'aspetto di me era riduttivo. Io sono meglio di quello che racconto. Probabilmente non mi so spiegare, trovo superficiali le persone che vivono con l'aria costantemente felice, sempre se credono davvero in quello che mostrano.
Io provo grandi emozioni che spesso gridano dentro di me perchè vorrebbero uscire ed io le tengo strette, perchè sono mie, perchè sono belle, perchè mi fanno sentire viva.
Il mio dolore lo butto fuori, lo racconto, lo rendo altro da me. Lo guardo e ne trovo i limiti, anche se ammetto che ha la bellezza di ogni altra emozione. Magari osservandolo così a lungo ho imparato a conoscerlo, a raccontarne i dettagli con tutta l'enfasi del momento in cui l'ho provato. Ma io amo altrettanto intensamente e chiunque non se ne accorga si perde molto di me. Io rido anche, e mi sento euforica come se avessi ancora 15 anni. Ce li avrò sempre.
Sono più di quel che sembro.
Per questo avrei voluto che tu non vedessi il mio dolore, avrei voluto che mi amassi per la mia dolcezza, per la generosità, per l'energia, per la curiosità, per la mia intelligenza e perchè tutte queste cose mi rappresentano tanto quanto il mio dolore. Non volevo essere amata perchè ho sofferto. Non volevo che tu soffrissi tanto, e mi dispiace che sia successo.
Certe volte penso che se solo ti avessi mostrato solo il resto di me, tutto sarebbe stato differente. Forse non mi avresti nemmeno amata, perchè guardandomi non ti saresti riconosciuto. Ma almeno non avresti conosciuto il mio dolore.
(Hey Man, ovunque tu sia, Paul ti marca stretto)

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